INTERVISTA TC - Ds Imolese: "Obiettivo salvezza. Pericoloso pensar altro"

06.07.2019 07:30 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Ds Imolese: "Obiettivo salvezza. Pericoloso pensar altro"
TMW/TuttoC.com
© foto di Sinisa Erakovic/Foto Olimpia

Filippo Ghinassi è uno degli artefici della "favola Imolese". Il giovane direttore sportivo, alla prima esperienza in Lega Pro, è stato capace di costruire una squadra che, partita con un budget limitato e l'obiettivo della salvezza, ha chiuso addirittura al terzo posto. TuttoC.com lo ha intervistato per capire cosa aspettarci dal club rossoblù nella prossima stagione.

Siete chiamati a far di nuovo bene. Ripetervi a quei livelli, però, sarà difficilissimo. Quali sono gli obiettivi del prossimo campionato?
"Il nostro obiettivo sarà la salvezza da raggiungere con un tecnico giovane ma con grande esperienza nei settori giovanili professionistici come Coppitelli. Siamo una società giovane che al primo anno in categoria è riuscita inaspettatamente a diventare la “favola” della serie C. Ogni anno c’è una “favola”, due anni fa si chiamava Renate, quella precedente Giana Erminio, ogni anno cambia il nome, pensare che saremmo ancora noi quest’anno gli intrusi fra i giganti della categoria sarebbe presuntuoso e pericoloso. Ci sono differenze di budget troppo importanti rispetto ad altre realtà per non rimanere coi piedi per terra, detto questo proveremo ancora a mettere in campo idee, struttura e programmazione nella speranza di colmare queste differenze e ritagliarci il nostro spazio".

Tante plusvalenze all’attivo, come nessun club di C. Ce ne saranno altre?
"Le plusvalenze realizzate con Mister Dionisi, Mario Gargiulo e Michael De Marchi sono state un risultato aziendale importante. Siamo riusciti a fare patrimonio già dal primo anno e siamo molto soddisfatti. Rappresentano inoltre il meritato salto di categoria per tre ragazzi di grandi qualità che meritavano questa opportunità. Potrebbe esserci ancora qualcosa, ci sono interessamenti attorno ad un altro ragazzo, aspettiamo...".

L’anno scorso avete puntato su giocatori che provenivano da annate negative, con un indubbio rilancio delle carriere di tutti loro. Quest’anno userete la stessa tattica sul mercato?
"Lo scouting è la mia passione, conoscere tanti giocatori è fondamentale. Il mercato riserva sempre qualche occasione, una volta individuato il ragazzo giusto cerchiamo di valorizzarlo, inserirlo in un contesto in cui al ragazzo non manca nulla, sia dal lato umano che dal punto di vista dei servizi al calciatore. Lo seguiamo ed aiutiamo in tutto, lui deve solo rendere in campo. I risultati in questa prima stagione sono stati importanti, contiamo di farne un modello ciclico e non episodico di valorizzazione del patrimonio. Tutto questo indipendentemente dal posizionamento in classifica che può essere diverso ogni anno, sono due obiettivi aziendali diversi".