INTERVISTA TC - DS Imolese: "Umiltà e spensieratezza le nostre armi"

20.05.2019 15:20 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - DS Imolese: "Umiltà e spensieratezza le nostre armi"
TMW/TuttoC.com

Tra le maggiori sorprese dell'andata del Primo Turno della Fase Nazionale Playoff, c'è stata sicuramente l'Imolese che, sotto di una rete in quel di Monza, ha poi ribaltato la gara espugnando 1-3 il "Brianteo": risultato che ha messo una seria ipoteca sul passaggio del turno da parte degli uomini di Dionisi.
Aria quindi serena a Imola, come conferma il DS Filippo Ghinassi ai microfoni di TuttoC.com

Una vittoria meritata, che ha ancora una volta dimostrato di che pasta è fatta l'Imolese: quali sono le sensazioni a mente fredda?
"C'è grande soddisfazione per quanto fatto ieri a Monza, ma al tempo stesso la consapevolezza che non abbiamo passato il turno, e questa non è una frase fatta: persino nelle grandi competizioni europee si sono visti risultati che parevano in cassaforte ribaltati all'ultimo, e se questo succede in Champions figuriamoci se non può succedere in C. Il Monza è un grande avversario, non dobbiamo abbassare la guardia, è come se avessimo giocato il primo tempo e basta".

Che Monza si aspetta di vedere a Imola mercoledì?
"E' una realtà di grande valore, sicuramente verranno a battagliare per ribaltare un risultato".



Il giocare il ritorno in casa, quanto può essere a vostro favore?
"In casa siamo rimasti imbattuti per un lungo periodo, circa quindici mesi, poi proprio il Monza in campionato fu corsaro. Ma abbiamo molta familiarità con il nostro impianto, e questo sicuramente è positivo per noi, è casa nostra, e abbiamo sempre sfoderato ottime prestazioni".

Comunque vada, sarà un successo: ma quando avete capito che potevate arrivare fin dove siete arrivati?
"Il nostro percorso è partito l'estate scorsa, ci siamo approcciati con umiltà alla Serie C, con il fare degli ultimi arrivati che dovevano mantenere la categoria anche mediante i playout. Step by step abbiamo fatto i nostri conti, abbiamo alzato la prima volta l'asticella dopo febbraio quando avevamo centrato la matematica salvezza, guardando ancora oltre a metà marzo, dopo aver conquistato anche i playoff: umiltà e spensieratezza sono state la nostra forza. E' come se avessimo vinto tre campionati, salvezza, playoff e terzo posto, che è stata la più alta posizione di classifica nel professionismo, dopo il 7^ posto della stagione '69-'70. Giocare senza l'obbligo di dover vincere, ma solo con la voglia di vincere, è un'arma in più per noi".

Chi teme di più in questo lungo cammino dei playoff?
"Alle volte ci si immagino scenari che sono poi diversi dalla realtà, mi piace che a scegliere sia il destino. Siamo al livello di club molto competitivi, tutti hanno le proprie qualità, conta semmai più il momento con il quale arriva una squadra, i valori sulla carta sono spesso sconfessati. A ogni modo, abbiamo scritto la storia, e per noi è comunque un traguardo bello e prestigioso".