INTERVISTA TC - Ds Pro Patria: "Sciopero? Il calcio ha ben altre problematiche"

24.09.2020 20:30 di  Antonino Sergi   vedi letture
INTERVISTA TC - Ds Pro Patria: "Sciopero? Il calcio ha ben altre problematiche"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Pro Patria all'insegna della continuità e subito vittoria alla prima di Coppa Italia contro il Livorno. La formazione lombarda punta ad un altro ottimo campionato sempre con Ivan Javorcic in campo. Ai microfoni di TuttoC.com è intervenuto il direttore sportivo Sandro Turotti per sviscerare diversi argomenti di questa Serie C.

Prima uscita per la Pro Patria e importante vittoria contro il Livorno.
"E' stata un'uscita positiva, una gara contro una squadra importante però la squadra c'è e che punterà a far bene. Un'ottima prestazione da parte nostra, passare il turno da sempre morale e la Pro Patria non aveva mai vinto contro il Livorno".

Nonostante qualche dubbio iniziale, si prosegue con Javorcic. Pro Patria all'insegna della continuità?
"Con il mister c'è un rapporto consolidato, siamo al quarto anno insieme. Lui ha fatto le sue valutazioni e ha deciso di proseguire con noi, per noi è stata anche la prima scelta per noi. Siamo contenti di poter continuare con lui così da dare continuità di lavoro e poi tra noi c'è un ottimo rapporto".

Nel mercato poche mosse ma mirate?
"Quasi tutti gli anni cerchiamo di dar continuità ad un progetto tecnico e portiamo avanti certi tipi di discorsi. Adesso mancano uno-due calciatori".

Dispiace perdere Mastroianni?
"Lui ci ha dato tanto e noi abbiamo dato tanto a lui, è stata una scelta sua e ne abbiamo preso atto. Stiamo andando avanti con altri calciatori".

Il nuovo Latte Lath invece è andato in gol all'esordio.
"E' un ragazzo che cercavamo già l'anno scorso, dopo una lunga trattativa siamo riusciti a tesserarlo e sono contento per lui che ha fatto gol all'esordio. Anche lui è un ragazzo che deve lavorare che viene da due anni non bellissimi, speriamo che noi possiamo dargli un futuro migliore".

Senza il Monza, che tipo di campionato sarà?
"Sicuramente non c'è il Monza dell'anno scorso, è chiaro sarà diverso. E' un girone molto equilibrato, difficile e ci sono almeno quattro squadre che si stanno attrezzando per vincere il campionato. Sarà combattuta la lotta alla promozione".

Pensa che la prima giornata rischi di saltare?
"Penso proprio di no".

A tal proposito, cosa pensa di questo possibile sciopero?
"Io penso che il calcio di Serie C è in momento in cui viviamo di tante altre problematiche. Sono cose che andavano viste e risolte prima, io dico che purtroppo in questo momento qua i problemi per il calcio sono veramente tanti e mettersi a parlare di sciopero stona un po'. Mi auguro che si risolva e non si arrivi a questa decisione".

Oggetto del contendere è la lista a 22.
"Le difficoltà sono altre, non la lista a 22. Sono contrario a qualsiasi imposizione, poi passando da 22 a 25 non si trovano 250 posti di lavoro perché stiamo vivendo un momento storico dove il mercato non c'è nemmeno in Serie A. Purtroppo ci troviamo con tante squadre che hanno difficoltà a cedere calciatori con stipendi importanti, questo è il vero problema. E' un mercato che sta cambiando, ma lo vediamo anche in serie superiori. Un calciatore che ha battuto il record di gol in Serie A qualche anno dopo la società ha dovuto contribuire per cederlo. Questa è la verità".

Partendo da una realtà piccola come la Pro Patria, questo protocollo sanitario rischia di dissanguare diversi presidenti di Serie C?
"I protocolli erano nati in un momento particolare del virus per completare un campionato in un certo periodo con mille paure. Adesso è un'altra situazione e bisognerebbe rivedere tutto il protocollo e non è in linea con tutto quello che succede in altri sport vedi i Dilettanti. Fare tamponi ogni quattro giorni è anche pesante psicologicamente, senza contare poi l'aspetto economico e tutto questo protocollo costa come tre calciatori buoni di Serie C. Facciamo un tampone a settimana invece di uno ogni quattro giorni".