INTERVISTA TC - DS Reggio Audace: "Tifosi? In casa anche in trasferta"

19.09.2019 20:50 di Dario Lo Cascio Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - DS Reggio Audace: "Tifosi? In casa anche in trasferta"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Tra le sorprese di questo avvio di stagione del Girone B di Serie C c'è sicuramente la Reggio Audace. O Reggiana, come si chiamava e tornerà a chiamarsi. I granata sono primi in classifica con dieci punti, a parimerito col Padova, grazie alle tre vittorie e al pareggio ottenuti nelle prime quattro partite. TuttoC.com ha intervistato in esclusiva il direttore sportivo degli emiliani, Doriano Tosi

Siamo solo all'inizio del torneo, ma lì in alto si respira una buona aria.
"Chiaro che in alto si sta molto bene. Quando sei anche per te stesso una sorpresa è anche meglio. La cosa non è stata programmata, abbiamo cercato di fare una squadra buona dopo il ripescaggio. E si sta facendo un po' di più. E' questione di volontà, di un gruppo che lavora bene. Insieme all'allenatore stanno facendo buone cose. Ma siamo anche consapevoli dei nostri limiti, questo va detto in modo chiaro".

Ben undici gol segnati, miglior attacco della categoria. Una squadra che crea e segna significa che gioca bene. 
"Abbiamo dei principi di gioco che prevedono di avere coraggio, di osare. E qualche volta produce qualcosa in più davanti. Anche se dietro ovviamente qualcosa si rischia".

Un allenatore d'esperienza come mister Alvini è l'ideale quando si costruisce una squadra con così tanti volti nuovi?
"Sicuramente. Noi Alvini lo avevamo scelto già in Serie D, che avremmo puntato a vincere. Mentre lavoravamo per costruire la squadra in D si è prospettata l'opportunità del ripescaggio ad inizio luglio. Alvini veniva da sei stagioni consecutive in Serie C quindi si può dire che sotto questo aspetto eravamo coperti". 

Qualcuno però vi aveva reputato come una squadra che può ambire al massimo all'ottavo posto.
"E' stata uno stimolo. Abbiamo chiesto alla squadra se condividessero questa previsione alla vigilia del campionato, ma i giocatori hanno detto di poter fare qualcosa di più. Non l'ho reputata una previsione negativa, bensì motivante. Forse come valore individuale può anche starci. Lo stesso Sudtirol che abbiamo incontrato domenica sotto il punto di vista delle individualità è molto forte. Abbiamo provato a costruire un concetto di squadra molto approfondito ed è tramite questo aspetto che contiamo di fare qualcosa di più". 

Questo Girone B sembra comunque veramente molto equilibrato, difficile dire al momento chi sia veramente più forte delle altre. 
"Sì, ci sono tante squadre che hanno degli organici importanti e che cercano di giocare a calcio. Anche su questo piano bisogna essere molto attrezzati. Difficile davvero capire chi sarà più forte. Ci sono squadre che per investimenti fatti, per rose, sono fortissime. Poi c'è il concetto squadra, il gruppo, che può essere una variabile che può scombinare gli equilibri iniziali".

Reggio Emilia è una piazza affamata ed entusiasta. A Ravenna in 700, oltre 400 tifosi a Bolzano. Una spinta che si sente?
"Ci fanno giocare in casa anche quando siamo in trasferta, la cosa non può che far piacere. Stiamo raggiungendo i cinquemila abbonati, un risultato che qui non si vedeva da un po'. Era uno degli obiettivi quello di costruire una squadra generosa, brillante, che riuscisse a fare qualcosa di buono e a trascinare l'entusiasmo della gente. Su questo piano fin qui ci siamo riusciti abbastanza bene per quelle che erano le nostre intenzioni. Speriamo di continuare".

Ora una settimana di fuoco con Fano, Carpi e Arzignano. Un esame di maturità? 
"Si può dire di sì. Poi durante il percorso purtroppo arriveranno infortuni, squalifiche. E' in queste fasi che si vede un po' lo spessore complessivo della squadra. D'altronde c'è poco da fare, capitano durante la stagione questi turni infrasettimanali che per organici come i nostri sono un bell'impegno. Li affronteremo, li programmeremo, ci lavoreremo su per far bene". 

Direttore, lei ha grandissima esperienza nel calcio. Questa Serie C ora finalmente sta iniziando a funzionare?
"Erano un po' di anni che non facevo questa categoria quindi mi risulta difficile dare una risposta definitiva. Però dal punto di vista del pubblico, dell'entusiasmo, degli stadi e del gioco è migliorata molto. Le squadre giocano a calcio, il pubblico c'è, ci sono tante belle partite ogni domenica. Poi ci sono città e squadre di blasone che arricchiscono il panorama. Dal punto di vista del funzionamento direi che mai come quest'anno le cose sono andate abbastanza bene. Non ci sono ritardi nello stilare gironi e calendari e nelle varie attività e questo lo reputo un bel risultato".