INTERVISTA TC - Ds Trento: "Vogliamo crescere senza fare voli pindarici"

25.05.2023 07:30 di  Stefano Scarpetti   vedi letture
Giorgio Zamuner
TMW/TuttoC.com
Giorgio Zamuner

Il contributo alla risalita del Trento e la salvezza ottenuta senza passare dalle "forche caudine" dei playout è stato fondamentale insieme a quello del tecnico Bruno Tedino, stiamo parlando del direttore sportivo Giorgio Zamuner. La firma apposta sul rinnovo di contratto è stato il primo passo compiuto dal club gialloblù in quella che sarà la terza stagione consecutiva tra i professionisti. Il dirigente ne ha parlato ai microfoni di Tuttoc.com.

Dal suo arrivo a Trento la squadra ha fatto registrare uno straordinario rendimento, poi però nel finale avete accusato un calo in termini di risultati. Come giudica questi mesi in gialloblù?

"Il raggiungimento della salvezza senza passare dai playout era quasi un'utopia quando sono arrivato a fine novembre, visto che la squadra aveva 14 punti. Ne ha conquistati successivamente 32 con una media impressionante, facendo pensare di approdare anche ai playoff, purtroppo questa è stata un'arma a doppio taglio condizionandoci nella parte finale, dove sono arrivati 4 punti nelle successive sette partite mettendo a repentaglio il nostro obiettivo che siamo riusciti a raggiungere per effetto dei quattro punti ottenuti nelle ultime due partite. Il club nella passata stagione aveva ottenuto il mantenimento della categoria attraverso i playout, adesso lo ha fatto centrando il proprio obiettivo nella regular season quindi un miglioramento c'è stato".

Cosa l'ha convinta in particolar modo a proseguire la sua avventura a Trento?

"Principalmente il fatto che questa sia una società molto ambiziosa seppur giovane, probabilmente ha peccato di inesperienza in queste due stagioni. Per un motivo o per l'altro ha fatto fatica, lo scorso anno nel girone di ritorno mentre in questa stagione ha pagato una partenza difficile. La proprietà è solida e ambiziosa senza però fare il passo più lungo della gamba, quindi crescere in base a quelle che sono le potenzialità. Questi ingredienti mi hanno convinto ad accettare e proseguire il mio rapporto di lavoro con il Trento".

Senza addentrarci nelle scelte che verranno fatte riguardo al mister e i calciatori, quali sono gli obiettivi per la stagione ventura?

"Come le dicevo in precedenza quelle passate sono state annate non semplici, quindi la volontà è quella di migliorarsi. C'è voglia di crescere senza sbandierare ai quattro venti obiettivi fuorvianti, sicuramente ottenendo maggiori risultati si può riuscire a creare maggior entusiasmo, e fare in modo che il club possa avere attrattiva della gente, senza di essi è problematico anche se il supporto della gente non è mancato".

Infine diamo uno sguardo ai playoff che da sabato entrano nel vivo con la disputa della secondo turno della fase nazionale. A suo avviso ci sono state sorprese?

" Partendo dal fatto che entrano in gioco le seconde in classifica, ovvero Pordenone, Cesena e Crotone. Guardando alle altre qualificate non ci sono state sorprese, in parte può esserlo il Lecco. Ma la squadra di Foschi è molto difficile da affrontare, l'avevamo nel nostro girone e posso dire che si trova con merito a questo punto. Credo che il Crotone possa partire con i favori del pronostico per il valore del proprio organico, quindi a mio avviso è leggermente favorita su Virtus Entella e Lanerossi Vicenza".