INTERVISTA TC - Gaburro: "Rimini? Addio è passo naturale, ciclo concluso"

28.05.2023 16:00 di Raffaella Bon   vedi letture
Marco Gaburro
TMW/TuttoC.com
Marco Gaburro

Dopo la fine del campionato che ha visto il Rimini qualificarsi ai playoff ed uscire al primo turno per mano del Pontedera, mister Marco Gaburro è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per tracciare un bilancio della stagione. 

Mister, cosa le lasciano questi due anni sulla panchina del Rimini.
"Per me sono stati due anni molto positivi. Rivincere la D non era scontato e ho voluto misurarmi in una piazza tradizionalmente difficile. Ancor meno scontato era disputare una stagione così tranquilla in C e invece ci siamo riusciti, quindi lo vedo come un importante step migliorativo".

Si parla tanto del suo futuro: sarà addio con la società romagnola?
"Che se ne parli mi fa piacere, so quanto è stato apprezzato in giro per l'Italia il lavoro che abbiamo fatto. Sul fatto che sarà addio sinceramente credo che sia un passo naturale dopo il ciclo appena concluso. Avevo chiesto un solo anno di contratto proprio per essere libero di decidere del mio futuro".

Lascerà dopo due anni in cui ha conquistato una promozione ed un nono posto.
"Promozione e nono posto sono due risultati che, ripeto, mi inorgogliscono. Mi avessero detto l'estate scorsa che da neo promossa avremmo giocato i playoff senza mai trovarci in classifica più indietro del decimo posto avrei firmato col sangue. Rimini negli ultimi 13 anni non aveva più vissuto questi palcoscenici. Io mi auguro per la dirigenza e per i tifosi che possano migliorarsi, perché darebbe peso e valore anche a questa stagione. Di sicuro però quello che è stato fatto resta e resterà".

I playoff con il Pontedera: spiace essere usciti o comunque è stato importante fare gli spareggi promozione?
"A Pontedera non meritavamo quel risultato, lo hanno visto tutti. È stata una partita specchio degli ultimi mesi dove non ci è affatto girata bene. Un gol in netto fuorigioco subito dopo pochi minuti, una traversa colpita, due rigori sacrosanti negati. Non mi è mai piaciuto lamentarmi ma dopo quella gara é stato inevitabile".

Rimane quindi il rammarico?
"Si può sempre fare meglio, io la penso cosi. Certo che potevamo fare meglio e questa consapevolezza deve essere di sprone per tutti in futuro".

Del vostro girone sono ancora in gioco Cesena e Virtus Entella, una delle due arriverà in finale?
"Cesena e Entella sono due corazzate. Non lo scopro io. Avevo pronosticato il Cesena in finale in tempi lontani e spero per loro ci possano riuscire. In ogni caso mi pare di vedere che quest'anno i budget hanno avuto la meglio ai playoff. E in fondo con questa formula è molto difficile accada il contrario".

Chi salirà?
"Il mio cuore direbbe Pescara. La mia mente dice Cesena".