INTERVISTA TC - Grillo: "Brutto vedere la Triestina in quella situazione"

25.01.2023 22:00 di Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Grillo: "Brutto vedere la Triestina in quella situazione"
TMW/TuttoC.com
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Il direttore sportivo Simone Grillo, ex dirigente tra gli altri della Triestina ed ex centrocampista del Potenza, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com:

Come è nata questa avventura alla Vastese?
"Speriamo di poter riportare con il lavoro e un pizzico di fortuna che va cercata la Vastese nel professionismo. Quest'anno è impossibile, dobbiamo salvarci, ma possiamo mettere le basi per poter dare soddisfazione a un presidente qui da anni e che da anni prova a fare le cose per bene. Vasto è una piazza con fame di calcio, ci sono delle basi importanti per poter costruire qualcosa. Il biancorosso è evidentemente nel mio destino. Il rapporto è nato a Coverciano con un collega direttore, un rapporto di stima reciproca. Ci siamo incontrati e con il presidente abbiamo avuto le stesse idee per lavorare insieme. Vogliamo migliorare la base di una società che da anni ha stabilità, cosa non frequente del calcio".

La Serie D quanto è un campionato diverso dalla C?
"Per me non c'è differenza di categoria quando si lavora con passione. Certo la Serie C è una vetrina completamente diversa. Ma in campo si gioca sempre undici contro undici, lo scopo è sempre lo stesso: costruire qualcosa per poterlo riportare nel professionismo. I mondi di C e D sono diversi, chiaro che da un budget dove si parla di minutaggio e introiti televisivi a uno basato solo su sponsor, portafoglio del presidente e botteghino in quelle poche piazze, come Vasto, sperando domenica si riapra l'Aragona, stadio dove si è sempre visto il professionismo, la differenza è tanta. In D si è iniziato da poco a poter creare un piccolo patrimonio, anche se ci sono regole diverse rispetto al professionismo".

A pochi giorni dalla chiusura del mercato, che colpi vedi in C?
"Non vedo grandi stravolgimenti. Per come vedo io il mercato, è più facile peggiorare che migliorare. Al massimo si cedono quei due o tre elementi che vogliono andare via e si prova a sostituirli, Ma è difficile farlo in meglio". 

Tante panchine saltate anche quest'anno.
"Purtroppo un trend che sta aumentando sempre di più. Il tempo a disposizione degli allenatori è sempre meno. Secondo me al ritiro devi avere la squadra fatta al 95% altrimenti serve a poco. Spesso il ritiro viene fatto con giocatori in prova, sul mercato, che non sanno se restano o se partono. Avere una rosa chiusa, definita, non dà al mister alibi. Perché una squadra che viene completata all'ultimo giorno di mercato non è facile".

Che movimenti prevede per le sue ex squadre?
"Auguro al Potenza di continuare su questo trend, al Messina di tirarsi fuori da una situazione difficoltosa. La piazza è esigente ma la società sta intervenendo. Per quanto riguarda la Triestina, il momento è complicato. Dispiace per il mister, al quale l'ambiente è legato per un'annata fantastica finita amaramente. Faccio loro un grande in bocca al lupo. Ci sono stati acquisti importanti, è brutto vederla in quella situazione".