INTERVISTA TC - Legnago, Bondioli: "Salviamoci. Poi voglio andare in B"

INTERVISTA TC - Legnago, Bondioli: "Salviamoci. Poi voglio andare in B"TMW/TuttoC.com
© foto di Giovanni Padovani
mercoledì 6 ottobre 2021, 17:00Interviste TC
di Sebastian Donzella

"Si vive solo due volte" è uno dei film con James Bond, lo 007 più famoso del mondo. Ma potrebbe anche essere il titolo della carriera di Andrea Bondioli. Dopo aver perso la Serie C e anche la fascia di capitano, il difensore del Legnago le ha ritrovate entrambe, come racconta lo stesso classe '97 a TuttoC.com.

Nuova stagione, nuova fascia di capitano.
"La indossai l'anno del salto di categoria dalla Serie D alla Lega Pro. Poi, lo scorso anno, è stata al braccio di Armando Perna, uno che ha giocato una marea di partite tra i professionisti, non proprio l'ultimo arrivato. Ritrovare la fascia quest'anno è stata un'eredità pesante: ho imparato tanto da lui, imparando anche qualche trucco del mestiere. In più è stato bello ritrovarlo come capitano visto che era uno dei giocatori più forti nel mio primo anno tra i professionisti a Macerata".

Capitano giovanissimo in mezzo a giocatori di grande esperienza.
"Pensare di essere il capitano di gente come Juanito Gomez e Lazarevic, che hanno giocato in Serie A, è una grande responsabilità. Io ci metto tutto il mio entusiasmo, loro mi aiutano perché sono persone umilissime che hanno tanto da insegnare. Li ascolto più che volentieri, sono un grande aiuto per la mia crescita".

A proposito di crescita: primo successo stagionale per il Legnago. Ce ne avete messo di tempo...
"Questa vittoria contro la Giana Erminio è un punto di partenza. Ci voleva perché ci riempie di fiducia e ci fa capire che possiamo alzare l'asticella.  Questo è un bel gruppo, posso assicurarlo perché conosco bene i ragazzi. Per questo so che ne verremo fuori alla grande, ci sono qualità non solo tecniche ma anche morali. Purtroppo nelle prime giornate abbiamo pagato un mix di sfortuna e di soluzioni che non ci riuscivano bene come quando le provavamo durante la settimana. Rodando il meccanismo e con la fiducia nei risultati ci sarà più tranquillità e tutto riuscirà per il meglio".

Adesso a caccia della prima vittoria casalinga, magari con l'aiuto del pubblico.
"Con la Pergolettese sarà una sfida importante per noi come per loro. Vogliamo sfatare il tabù casalingo, sappiamo di potercela fare. Il ritorno dei tifosi fa bene a tutti. C'è uno stimolo in più, è bellissimo ritrovare i nostri tifosi così come lo è giocare a Padova e Trieste con gli spalti non più vuoti".

Dove vuole arrivare Bondioli?
"Step by step. Sono qui a Legnago, solo facendo bene qua posso aspirare a salire di livello. Quindi la mia testa ora è qui. L'anno scorso ero convinto che ci saremmo salvati come lo sono quest'anno. Poi ovvio che la stagione è lunga e ci sono tante dinamiche. Ma non devo distrarmi. A lungo termine, ovviamente, il mio obiettivo non è quello di lottare per la salvezza e nemmeno quello di giocare in Serie C. Dico ovviamente perché sono ambizioso e pretendo molto dai miei compagni. Ma credo che solo con l'ambizione puoi dare il massimo e arrivare al tuo massimo livello".

Oltre ad aver ritrovato la fascia hai ritrovato la categoria. Non più da Under come in passato.
"È stato bello riconquistare la C sul campo. Certe regole che magari ti aiutano da giovanissimo poi magari possono penalizzarti quando sei un po' più grande. Devi essere bravo a crearti la tua fortuna, io sono stato bravo a ritornare in C e ora devo essere bravo a rimanere tra i professionisti. Ho 24 anni, sono ancora giovane e ho l'ambizione di fare il salto di categoria. Senza l'ambizione, ripeto, non giocherei nemmeno a calcio".

Il periodo più brutto del Covid, forse, è alle spalle.
"Confesso che un attimo di preoccupazione per il periodo lavorativo c'è stato, dal momento che in Serie C hai spesso contratti brevi. Poi però c'è stata la grande gioia del rientro in campo. E sono stato fortunato a essere a Legnago in una società seria, molto ben organizzata, che non ci ha mai fatto mancare nulla". 

Chiusura con promessa: quella del gol.
"Prometterlo è difficile. Diciamo che avevo segnato un bel po' di reti nelle giovanili e negli anni della Serie D, in Serie C sono fermo a uno. Non sarebbe male migliorare la statistica (ride NdR)".