INTERVISTA TC - Musa: "Dispiace per l'esclusione del Teramo"

04.08.2022 07:30 di Stefano Scarpetti   vedi letture
Carlo Musa
TMW/TuttoC.com
Carlo Musa
© foto di Dario Raimondi

Ogni anno la serie C deve registrare l'addio di società e piazza importanti del panorama calcistico italiano, ieri con le sentenze del Tar è stata la volta di Campobasso e Teramo. Per gli abruzzesi si chiude un'epoca caratterizzata da stagioni di alto livello, ad altre meno ma sempre vissute in linea di galleggiamento. Nella scorsa stagione i biancorossi hanno ottenuto una salvezza con due giornate di anticipo, ai microfoni di Tuttoc.com ha commentato il direttore sportivo Carlo Musa, il quale ha mostrato amarezza e dispiacere per le sorti dei biancorossi:

L'avventura del Teramo si è chiusa con il verdetto che molti temevano, anche se fino a ieri c'era una piccola speranza: cosa si sente di dire a riguardo?

"Questo tipo di epilogo porta con se ogni volta grande amarezza, sono dispiaciuto per i collaboratori, e la città che si vede privata della squadra del proprio cuore. Dispiace anche perchè a livello sportivo abbiamo fatto bene, auguro al Teramo di rialzarsi quanto prima e di tornare a far felici i propri tifosi nel più breve tempo".

Nel frattempo lei ha avuto offerte?

"Qualcosa c'è stato, ma per vari motivi non abbiamo trovato l'accordo. Adesso se non viene fuori qualche altra occasione, come fanno tutti coloro che sono nella mia situazione, quando inizierà il campionato andrò ad aggiornarmi seguendo le partite. In definitiva voglio farmi trovare pronto in attesa di una futura chiamata".

Lei che ha lavorato anche in serie D, c'è molta differenza con la serie C?

"Credo che la maggiore sia a livello organizzativo e gestionale, poi ovviamente per le società che vengono promosse c'è la necessità di adattarsi alle regole previste dalla Lega Pro. A livello tecnico non ci sono differenze significative a mio avviso, i più grossi scogli per le società è di strutturarsi per il professionismo".

Si parla spesso di riforma dei campionati, può essere una strada per risolvere i problemi esistenti in terza serie?

"L'unico modo è che il governo ci metta mano con la defiscalizzazione, siamo nella situazione in cui ogni scadenza diventa problematica e la necessità di rateizzare tutto. Guardando al mercato è palese la difficoltà di tutte le società a muoversi, ci sono molti giocatori a spasso. Alcuni dalla D passano alla serie C, accettando una riduzione di stipendio ma vedendo nella terza serie una possibilità di carriera. Da capire se questo inciderà o meno sul livello tecnico del campionato. Altri puntano sui giovani, ma anche questa politica porta con se dei rischi".

A proposito di giovani, c'è qualcuno che l'ha colpita nella stagione scorsa?

"Direi oltre a Fiorani che ha giocato con noi, direi Arena del Gubbio e Mercati di proprietà del Sassuolo lo scorso anno a Montevarchi. Aggiungerei Saccani e Pannitteri".