INTERVISTA TC - Pavone: "Sogno Parma e Pescara, ma mi godo una grande Turris"

20.10.2021 14:00 di Redazione TC Twitter:    vedi letture
Fonte: Luca Esposito
INTERVISTA TC - Pavone: "Sogno Parma e Pescara, ma mi godo una grande Turris"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Quattro gare di fila senza scendere in campo, poi uno spezzone contro una blasonata come il Palermo e una splendida rete in rovesciata che ha fatto impazzire di gioia tifosi e compagni di squadra. E' un bel momento per Fabian Pavone, trequartista di proprietà del Parma attualmente in forza alla Turris. Sogna la serie A, magari con la maglia del Pescara che lo ha allevato sin ad quando era giovanissimo. Nel frattempo invita i tifosi a sostenere la squadra e si conferma un ragazzo utile nel momento in cui accetta la panchina "perché nel mio ruolo c'è gente veramente forte". La redazione di TuttoC ha intervistato in esclusiva Fabian Pavone, ecco le sue dichiarazioni.

Partiamo dalla gara di domenica. Entrata in campo al posto di Giannone, gran gol in rovesciata...
"Mi sono smarcato a sinistra e ho crossato verso Longo, il tiro viene ribattuto e la palla si è alzata: la tentazione della sforbiciata è stata forte, ho indovinato un gesto tecnico che riesce poche volte. La rovesciata, sin da piccolo, è sempre stata una sorta di marchio di fabbrica e sono felice di aver vissuto un'emozione così grande. I miei compagni di squadra erano felicissimi, mi hanno abbracciato e sapevano quanto ci tenessi a tornare in campo dopo quattro gare in panchina. Inoltre siamo tornati alla vittoria con un netto 3-0 casalingo, la classica domenica perfetta".

Perché ha scelto la Turris?
"Il sistema di gioco esalta le mie caratteristiche, aggiungo che molti amici e colleghi mi hanno sempre descritto Torre del Greco come una piazza calda rappresentata da una società molto seria ed ambiziosa".

Esterno, trequartista o seconda punta: qual è il suo ruolo principale?
"Sono mancino, mi piace partire dalla fascia ed accentrami e quindi preferisco agire da esterno destro. Ma anche come trequartista alle spalle delle punte mi trovo molto bene, dribbling e qualità fanno parte del mio bagaglio e spero siano doti che possano dare una grossa mano alla mia squadra".

Cosa vi chiede la società e qual è l'obiettivo di quest'anno?
"Innanzitutto dobbiamo salvarci, non è mai facile raggiungere questo traguardo in un girone di fuoco. L'anno scorso la Turris ha chiuso il girone d'andata in zona playoff, poi nel ritorno sono arrivate una serie di sconfitte che hanno complicato la situazione e questo serve di lezione un po' a tutti quanti noi. Nel calcio basta un periodo negativo per ritrovarsi dall'altra parte della classifica, proprio per questo è prioritario garantirsi il mantenimento della categoria. Solo a matematica acquisita faremo altri ragionamenti".

Chi è la super favorita per il grande salto?
"Il Bari, ad oggi, è la squadra che ci ha messo maggiormente in difficoltà. Chiudemmo il primo tempo in vantaggio per 2-1, poi siamo rimasti in dieci ed è evidente che una rosa così forte ne approfitti e ribalti la situazione. Hanno investito tanto e, alla lunga, riusciranno a vincere. Il Catanzaro? Mi faro' un'idea dopo averli affrontati. Speriamo che la Turris possa essere la rivelazione e la mina vagante fino alla fine".

Quanto conta il fattore dodicesimo uomo?
"Il calore del pubblico si avverte, gli stimoli si raddoppiano e rincorri l'avversario anche quando le energie stanno venendo meno. Spero che nelle prossime gare lo stadio sarà sempre più pieno, abbiamo voglia di far divertire la gente attraverso il nostro gioco. Faccio un appello: sosteneteci! Il nostro tipo di gioco può davvero galvanizzare l'ambiente, trasciniamoci a vicenda".

Come mai un ragazzo così forte sta giocando poco?
"Nel mio ruolo c'è un fenomeno come Giannone, si sta riconfermando dopo un grande campionato. E' fortissimo, non posso dir nulla e accetto le decisioni dell'allenatore. Cerco sempre di dare il meglio quando vengo chiamato in causa, partita dopo partita vedremo cosa succederà".

Come vede il suo futuro?
"Sono un 2000, sono giovane e ho tanti sogni nel cassetto. Vorrei esordire in A, magari vincendo il campionato con il Parma che è proprietario del mio cartellino. Un altro desiderio è indossare la maglia del Pescara, grazie a loro sono cresciuto tanto e sarei felice di ripagare la fiducia che hanno riposto nel sottoscritto".

Che rapporto ha con i compagni di squadra?
"Ho legato con tutti, siamo un gruppo bellissimo e non ci sono mai stati litigi. Non sono frasi fatte, ma la verità. Con Palmucci e Gioffrè ho legato particolarmente, ero con loro già a Pescara e c'è un'amicizia di vecchia data. Ma anche con Franco e Leonetti c'è un rapporto speciale".