INTERVISTA TC - Pres Monterosi: "In C di passaggio, prenderemo 5 top players"

31.05.2021 14:30 di  Matteo Ferri   vedi letture
INTERVISTA TC - Pres Monterosi: "In C di passaggio, prenderemo 5 top players"
© foto di Matteo Ferri

In quindici anni dalla Seconda Categoria alla Serie C: è la storia del Monterosi, piccolo comune della Tuscia al confine con la provincia di Roma, approdato aritmeticamente ieri tra i professionisti dopo una cavalcata trionfale, stritolando la resistenza di piazze e società ambiziose come Latina, Nocerina e Savoia. Dietro il miracolo biancorosso c'è il presidente Luciano Capponi, musicista, regista e autore di cinema e teatro, intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per raccontare la realtà del Monterosi.

Siete arrivati in Serie C grazie ad un progetto che parte da lontano e che già in passato vi aveva visti sfiorare per due volte l'approdo nel professionismo
"Questo progetto si chiama No Fair No Play e prevede un messaggio all'interno del calcio. Io non sono in questo mondo per il business o per la visibilità ma perché, essendo il calcio la vetrina mediatica più importante del paese, ti consente di veicolare messaggi e che con il professionismo posso veicolare in maniera ancora più efficace. Il messaggio che voglio far passare riguarda l'etica, la cultura dello sport, l'educazione dei bambini e la creatività, in breve voglio riuscire a far tornare il calcio un gioco. Lo so che può sembrare una follia, ma mi davano del visionario quando eravamo in Seconda Categoria e io parlavo di traguardi ambiziosi..."

Il vostro è stato un percorso praticamente perfetto. Siete stati più bravi voi a mortificare le possibilità delle altre o meno brave le altre, soprattutto il Latina, perché si sono scoraggiate alle prime difficoltà?
"Ieri ho fatto i complimenti all'allenatore del Latina, Raffaele Scudieri, e gli ho detto che la sua squadra è più forte della mia ma che sono stati sfortunati. Quello che ci ha permesso di raggiungere l'obiettivo è stata la cura dei dettagli e questa si ottiene grazie all'esperienza. Il nostro segreto è molto semplice e si chiama unità: unità nello spogliatoio, amicizia tra le persone. Io in mezzo alla squadra non sono il presidente ma sono Luciano. Può sembrare qualcosa da folklore paesano ma è stato il motivo portante della possibilità di realizzare sogni come questo della Serie C. Tra l'altro leggevo ieri che Monterosi con 4000 abitanti è il paese più piccolo ad aver mai raggiunto la terza serie".

Il ds Donninelli e mister D'Antoni restano? Visto che la promozione era nell'aria già da diverse settimane, avete già buttato giù una lista di giocatori che potrebbero rimanere? 
"Noi lavoriamo già da quattro mesi per la Serie C e abbiamo già fatto tutte le operazioni amministrative e burocratiche per essere pronti. Ho messo nei posti importanti solo personaggi top, dalla direzione generale all'ufficio stampa. Posso già confermare che tutto lo staff e buona parte dei giocatori verranno confermati perché lo meritano. A questo gruppo aggiungeremo una decina di giocatori tra cui cinque che sono veri top per la categoria. Per me la Serie C è solo un passaggio, io sto già pensando alla Serie B".

Rieti, Viterbo o c'è una terza opzione per lo stadio?
"Giocheremo a Viterbo, lo posso confermare".

Le ipotesi sui gironi sono ancora tutte aperte, Ghirelli ha parlato di tre possibilità: una nord, centro, sud, una che divide le squadre tra adriatiche e tirreniche e una col sorteggio integrale. Lei quale squadre preferirebbe affrontare?
"Sono affascinato dall'idea di affrontare realtà meridionali come Bari, Catanzaro e Palermo ma gradirei il girone centrale"

Lombardia, Toscana, Veneto hanno una grande trazione nel professionismo, perché nel Lazio si fa fatica ad avere più di quattro squadre tra i pro?
"Le infrastrutture e i bacini hanno un peso, bisognerebbe andare oltre un campanlismo inutile e negletto. Io sto lavorando in maniera amministrativa per cambiare il nome in Monterosi Tuscia perché in questi anni ho lavorato con tutte le realtà più importanti del territorio e questo ci consentirebbe di ampliare in maniera significativa il nostro bacino di utenza. In un futuro prossimo ci chiameremo Dragon Tuscia , perché il posto in cui abito si chiama Terra dei Draghi"