Crotone, Longo chiaro: "Chi non è motivato l'accompagno io alla porta"

Crotone, Longo chiaro: "Chi non è motivato l'accompagno io alla porta"TMW/TuttoC.com
Emilio Longo
Ieri alle 21:00Primo piano
di Valeria Debbia

A poche ore dall’esordio in campionato contro il Benevento, mister Moreno Longo ha aperto la sua conferenza stampa con un mix di pragmatismo e ambizione, delineando gli obiettivi stagionali del Crotone e affrontando temi cruciali legati al calciomercato e alla preparazione della squadra.

Il tecnico ha posto l’accento sulla necessità di costruire una squadra competitiva partita dopo partita, evitando di fissare obiettivi a lungo termine come il primato già a inizio stagione. “Ragionare sulla classifica oggi non ci porta del bene” ha dichiarato, sottolineando che il focus deve essere sul miglioramento continuo. La sfida contro il Benevento, definita una “classica” di Serie C, sarà un test importante, ma l’allenatore ha frenato entusiasmi eccessivi: “È troppo presto per valutare il valore tecnico delle due squadre basandosi sulla prima partita”. Nonostante ciò, ha riconosciuto il potenziale di entrambe le formazioni come protagoniste, includendo nel novero delle contendenti squadre come Catania, Audace Cerignola e Monopoli, oltre alla Salernitana.

L’obiettivo dichiarato è quello di mantenere un vantaggio strutturale, sfruttando la continuità del gruppo e l’idea di gioco consolidata. “Le prime partite devono testimoniare la nostra voglia di stare insieme e migliorarci” ha aggiunto, auspicando una mentalità vincente fin dalle prime tre gare. Un ruolo chiave lo giocherà la “cattiveria agonistica”, elemento che Longo vuole integrare alla competenza e alla fluidità di gioco, senza però farne il solo pilastro della stagione.

Anche il calciomercato, con la finestra che si chiuderà il 1° settembre alle ore 20, è stato un tema centrale. Longo ha ribadito la sua linea dura: “Chi non è motivato, l’accompagno io alla porta”. L’allenatore ha sottolineato l’importanza di avere giocatori che scelgano consapevolmente Crotone, evitando situazioni in cui qualcuno resti per mancanza di alternative. “Abbiamo 10 giorni per sviluppare questa situazione” ha precisato, lasciando intendere che la società è pronta a cedere elementi non all’altezza e a reinvestire. La priorità è costruire un gruppo unito e ambizioso, con Longo che considera Crotone una delle realtà d’élite della Serie C: “Se sto nel meglio, perché non coltivare qualcosa di eccezionale qui?”.

Tra i nuovi arrivi, Piovanello è stato definito un “diamante grezzo” dal potenziale enorme, capace di integrarsi con giocatori come Maggio e Zunno, offrendo versatilità in attacco. Longo ha elogiato anche il lavoro del direttore sportivo Vrenna, lodando acquisti sottovalutati che potrebbero rivelarsi decisivi. Sul fronte giovani, Kevin Bruno (proveniente dal settore giovanile) e Marazzotti (2005, di proprietà del Crotone) rappresentano investimenti per il futuro, anche se il tecnico ha chiarito che il loro inserimento sarà graduale: “Li metterò in campo quando saranno pronti, senza pressioni immediate”.

Sul piano tecnico, Longo ha fatto il punto sugli infortuni: Andreoni e Armini saranno assenti per squalifica, mentre Tumminello, assente contro il Catania, è in recupero e potrebbe essere convocato, anche se un impiego dall’inizio appare prematuro. La difesa, che ha mostrato solidità contro il Catania con Cocetta, Cargnelutti e Di Pasquale, non vedrà rivoluzioni, ma Longo punta a migliorare la continuità, un tallone d’Achille della scorsa stagione (50 gol subiti). L’introduzione del FVS e la regola degli 8 secondi per il portiere sono state accolte positivamente come innovazioni per rendere il gioco più corretto e propositivo.

Un passaggio significativo è stato dedicato al pubblico: “I 4.600 paganti contro il Catania, con 4.000 nostri tifosi, mi hanno entusiasmato” ha detto Longo. Ha invitato i supporters a sostenere la squadra, vedendo nel “dodicesimo uomo” un elemento cruciale per colmare il gap con società più ricche. “Vogliamo un calcio diverso, vissuto con le tribune piene” ha concluso, sottolineando l’importanza di un progetto collettivo che coinvolga squadra, società e città.