Ds Pianese: "A casa arrabbiati. Rigore generoso, è il 5° in situazioni borderline"

Ds Pianese: "A casa arrabbiati. Rigore generoso, è il 5° in situazioni borderline"TMW/TuttoC.com
Francesco Cangi
Oggi alle 10:30Primo piano
di Valeria Debbia

Beffa per la Pianese che avanti di una rete a Campobasso ha subito il pareggio dal dischetto proprio allo scadere: "Più amarezza o più soddisfazione per la prestazione? C’è amarezza, tanta. Meritavamo i tre punti - ha esordito in sala stampa il direttore sportivo Francesco Cangi. - Se analizziamo i 95 minuti, abbiamo fatto una grande partita su un campo difficilissimo contro una squadra attrezzata. Prendere gol così, su un rigore generoso rivisto al VAR (contatto di Masetti con le due mani sull’attaccante), fa male. Però dobbiamo abituarci in fretta alla nuova tecnologia e alle nuove interpretazioni: è il quinto rigore contro di noi, spesso in situazioni borderline che qualche anno fa non avrebbero fischiato. Torniamo a casa arrabbiati, ma consapevoli di aver fatto una prestazione di livello. Se continuiamo così, i punti arriveranno".

Il Campobasso ha però avuto più occasioni, mentre la Pianese ha fatto una grande partita in ripartenza ma poche vere palle-gol: "A caldo si vive azione per azione, poi le partite vanno riviste con calma. Però ricordo perfettamente il contropiede di Coccia: siamo andati a centimetri dal 2-0. Se fosse entrato, staremmo parlando di un’altra gara. Comunque sì, il Campobasso all’inizio ci ha messo sotto pressione, ma noi abbiamo risposto con una partita gagliarda. Il pareggio ci può stare, ma uscire con tre punti da qui ci avrebbe dato un morale completamente diverso". 

Vedendo Rimini escluso, Perugia che stenta e tante squadre in difficoltà, che obiettivo reale si dà la Pianese? "Se guardiamo solo il numero di abitanti (3.900), tutti pensano che la Pianese sia destinata a soffrire. Ma abbiamo una proprietà seria, puntuale e appassionata: il presidente Maurizio Sani paga ogni 22 del mese gli stipendi e ogni 15 i contributi, lo faceva in Serie D e lo fa oggi in Serie C. Questo non significa che dobbiamo andare a Perugia (170.000 abitanti) o negli altri campi a fare le vittime sacrificali. Noi scendiamo in campo per battagliarci la partita domenica dopo domenica.L’obiettivo è chiaro: mantenere la categoria il prima possibile, come l’anno scorso. Se ci riusciremo all’ultima giornata lo festeggeremo come una Champions League; se riusciremo prima, ci toglieremo anche altre soddisfazioni. Per ora siamo contenti del nostro percorso: secondo anno di Serie C, 15 giocatori nuovi, staff completamente rinnovato, e stiamo tenendo testa a tutti".