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Ds Trento: "Speravamo di avere qualche punto in più ma il lavoro procede bene"

Ds Trento: "Speravamo di avere qualche punto in più ma il lavoro procede bene"TMW/TuttoC.com
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
Oggi alle 20:15Primo piano
di Matteo Ferri

Moreno Zocchi, direttore sportivo del Trento, ospite di 'A Tutta C' in onda su TMW Radio e Il 61, ha parlato dell'avvio di stagione dei gialloblù e delle ultime operazioni di mercato condotte dalla società.

Allora direttore, io partirei da un'analisi su questo inizio di campionato del Trento, perché forse ci aspettavamo qualcosina di più. Non so se c'è qualche rammarico, magari anche per l'ultima partita finita in pareggio con l'Albinoleffe in cui meritavate qualcosina in più.
"Sono d'accordo, il pareggio con l'Albinoleffe, il pareggio con la Pergolettese, il pareggio con la Pro Patria. Se questi tre pareggi fossero state tre vittorie, nessuno avrebbe potuto gridare allo scandalo. Però sicuramente delle colpe le abbiamo, se non siamo riusciti ad ottenere il punteggio pieno. Quindi c'è tanto da lavorare, sinceramente anche noi a questo punto della stagione pensavamo di essere un pochino più avanti. Però si sta lavorando nel modo giusto, con la piena consapevolezza che l'obiettivo della società è quello di continuare a migliorare, cercando a questo punto di fare più punti possibili".

Ecco direttore, approfitto di lei per fare anche un'analisi un po' del vostro girone, perché almeno due le avete già affrontate, delle candidate alla promozione in Serie A. Le chiedo a questo punto fra Vicenza, Lecco e Brescia, anche se le ultime due si sono un po' staccate. Vicenza fa una prima prova di fuga. Se sono queste tre le squadre che lotteranno o il Vicenza a questo punto, visto anche la forza della rosa, può essere la candidata numero uno per la promozione in Serie B.
"Sicuramente la candidata numero uno è il Vicenza, ma non penso che Brescia e forse anche Lecco, ma metto anche l'Inter U23, si staccheranno più di tanto, perché sono quattro compagini forti, noi ne abbiamo incontrate due. A Lecco non si meritava di perdere, poi siamo rimasti in dieci per un piccolo infortunio. Avevamo già fatto i cinque cambi negli ultimi venti minuti, abbiamo giocato in dieci, abbiamo preso il palo del 2 a 2, poi al 96esimo abbiamo preso il 3 a 1, ma senza nulla togliere a Lecco, penso che Brescia e Vicenza possano avere qualcosina in più".

Ecco direttore, le chiedo perché il mercato non si ferma mai, anche quando è finita la finestra di mercato c'è sempre da poter migliorare. Voi avete di recente ufficializzato un nuovo acquisto, chiedo di raccontarci un po' com'è nata questa trattativa e che tipo di giocatore è.
"Noi purtroppo stiamo vivendo un momento veramente particolare sotto l'aspetto degli infortuni, con qualche infortunato di troppo, ma non sono infortuni muscolari, sono infortuni legati magari alle ginocchia e per cui sono infortuni impossibili da prevedere, quindi ci siamo guardati intorno e il giocatore che più poteva rappresentare le nostre ricerche era Corallo, l'attaccante che l'anno scorso a Catania, pur essendo un 2005, era riuscito a trovare la sua posizione. È difficile però durante la chiusura del mercato, in questo periodo è sempre difficile andare a prendere dei giocatori perché comunque quando arrivano ci mettono un mese, un mese e mezzo per trovare la giusta condizione, quindi se si può, sono sempre stato del parere che bisogna aspettare le finestre di mercato e magari riuscire a prendere giocatori che siano abituati alla partita e ai 90 minuti".

Ecco direttore, proprio da questo punto di vista lei nominava i tanti infortuni non preventivabili che ci sono stati in questo avvio di campionato. Le chiedo se a lungo andare a questo punto, allora a gennaio ci sarà l'intenzione di allungare un pochino la rosa per cercare di sopperire a queste problematiche che possono nascere all'improvviso?
"A gennaio mancano ancora quasi tre mesi, ci si spera di riuscire a rimetterne dentro qualcuno in campo, anzi siamo sicuri di riuscirci. In questo momento io ho la fortuna di lavorare in una società che ha preferito e ha scelto di mandare un ragazzo di vent'anni ai mondiali nonostante fossimo un pochino in difficoltà dietro perché la nostra società mette davanti a tutto il valore umano, quindi dopo una riunione con il presidente, il direttore generale, il mister è stato deciso da parte di tutti di dare questa possibilità a Corradi. È chiaro che per noi è una perdita in difesa, però è una possibilità che a lui non potevamo e non ci siamo sentiti di togliere".

Direttore, le chiedo un po' un giudizio, un parere di raccontarci un po' questa sua prima parte di esperienza da nuovo dirigente del Trento, è arrivato quest'estate. Come sta andando questa nuova avventura Trento?
"Sta andando bene, sta andando molto bene per come mi hanno fatto sentire, per come mi fanno sentire tutti i giorni. È chiaro che se venisse qualche risultato in più saremmo tutti più felici. Io ho la netta sensazione che questa società nel corso degli anni, anzi il più presto possibile, riuscirà a scalare almeno una categoria. Quindi spero che sia veramente al più presto, perché vorrei davvero farne parte, perché è una società modello in questo momento in Lega Pro il Trento".

Ecco, proprio di questo, perché noi ne parliamo spesso di club come il Trento, come prima in mente la Vis esaro nel girone B, di questi club modello che però dovrebbero essere la normalità, cioè dovrebbe essere questa la normalità. Perché è così difficile essere, creare delle società così modello? 
"È troppo facile rispondere perché la mancanza di strutture, la mancanza di soldi e di voglia di investire, cose che fortunatamente a Trento non esistono, perché non abbiamo nessun problema né nelle strutture né nelle disponibilità. È chiaro, non si fa il passo più lungo della gamba, perché non si vuole durare un anno o due, ma si vuole guardare a un progetto a lungo termine".