Tanti, troppi, divieti di trasferta. A questo punto meglio i gironi verticali

Tanti, troppi, divieti di trasferta. A questo punto meglio i gironi verticali
Oggi alle 10:10Il Punto
di Sebastian Donzella

Ogni settimana, ormai, un nuovo appuntamento si è inserito nell'agenda della Lega Pro. Nella routine di conferenze stampa, designazioni arbitrali, convocati, partite e comunicati del giudice sportivo, si è inserita la sezione "divieto di vendita dei tagliandi a...". Che, tradotto, significa trasferte vietate. Capita molto più al Sud che al Nord ma capita sempre più spesso. Nella precedente settimana, complice anche il turno infrasettimanale, sono stati ben quattro i comunicati dei rispettivi prefetti che hanno bloccato i settori ospiti di quattro club. Questa volta sono due: Salernitana-Cavese e Sorrento-Monopoli.

E non è raro che presidenti, direttori e membri degli staff si lamentino per la mancata concessione della trasferta ai propri supporters. Utilizzando, spesso, l'espressione "occasione persa". Qualche prefetto sembra molto zelante, su questo non ci piove. Però i divieti hanno spesso e volentieri una motivazione granitica alle spalle. 

A questo punto, perché non approfittarne e dare vita a una Lega Pro davvero nazionale, con tre gironi su base nazionale? Visti i costi di trasferta si potrebbe mantenere l'attuale divisione per le giovanili o per parte di esse. Chi scrive ricorda di quando i derby a rischio venivano evitati, nell'allora 1^ Divisione, spedendo qualche club del Sud al Nord. Evitando, però, questi continui divieti. A questo punto, insomma, non converrebbe davvero mescolare completamente le carte?