Gubbio, Di Carlo: "All'arbitro non rimprovero nulla, ma 3° gol Ternana è follia"

Gubbio, Di Carlo: "All'arbitro non rimprovero nulla, ma 3° gol Ternana è follia"TMW/TuttoC.com
Domenico Di Carlo
© foto di Nicola D'Elisiis
Ieri alle 21:00Primo piano
di Valeria Debbia

Girandola di gol e di emozioni quest'oggi nel derby del 'Barbetti': tre reti per il Gubbio ma per tre volte la Ternana è riuscita a riacciuffare i rossoblù. In sala stampa arriva quindi la disamina di mister Domenico Di Carlo: "Penso che alla fine il risultato sia giusto, nel senso che sia la Ternana sia il Gubbio non si sono risparmiati. Abbiamo fatto un’ottima gara contro una squadra di grande qualità e abbiamo messo in campo tecnica, ardore, voglia di superare l’avversario. Sapevamo che anche la Ternana ha giocatori di qualità. Due volte in vantaggio, due volte ripresi; anzi tre volte in vantaggio, tre volte ripresi. Abbiamo fatto altri tre gol. Un’altra notizia positiva – così siete contenti tutti come lo siamo noi – è che abbiamo proseguito sulla scia di Carpi: per la seconda volta consecutiva tre gol fatti, tre subiti. Anzi due, perché il terzo secondo me è una follia. È proprio una follia, come ad Arezzo e come oggi. Mi sembra corretto dirlo: all’arbitro non posso rimproverare nulla, ma questa decisione è una follia".

Di Carlo entra nel dettaglio del rigore ai rossoverdi: "Basta vedere. Sono andato a rivedere con calma le immagini di Sky prima di venire qui in sala stampa. Capisco benissimo, ma se vedono questo cosa devo fare io? Rimango basito. Mi gioco una carta: riguardando Sky è una follia. Il giocatore della Ternana non c’entra più niente, la palla la prendiamo noi, è distante. Ho capito perché ha fischiato il rigore: la palla la rinviamo noi. Possono succedere errori. Ad Arezzo ho detto la stessa cosa: non ci danno un rigore sei volte peggio di questo. Ma voglio soffermarmi sul derby, sulla grande cornice di pubblico, su una Ternana che non ha mai mollato – complimenti a Liverani e alla sua squadra. Però voglio fare i complimenti ai miei giocatori e a tutta Gubbio: oggi è stata una partita bella, l’abbiamo preparata così e giocata così. Ci prendiamo il punto. Abbiamo buttato via due punti alla fine, perché il pareggio è giusto ma al 97’ vincevamo noi".

Sulle individualità quindi prosegue: "Tutti bravi, ma Minta oggi è sembrato quasi extra. È cresciuto molto da quando è arrivato quest’estate, come è giusto per tutti i nostri under che stanno crescendo. Bisogna dargli tempo, non mettiamoli sotto pressione, non freniamoli. È un giocatore importante per noi, come tutti gli altri della rosa. Oggi mi sono piaciuti perché abbiamo giocato da Gubbio, con quella grinta che piace al presidente. Portiamo a casa un punto sapendo che al 96’ non si può dare un rigore così. Questo è il mio pensiero".

Ma il rigore resta il punto focale delle parole del tecnico degli eugubini: "Il rigore non esiste. Punto. Non mettiamo dubbi, perché i tifosi della Ternana poi diranno che mi lamento. No, non c’è rigore. Lui non ha la palla, la prendiamo noi, la rinviamo noi. Punto. Chiudiamo qui. Possono esserci errori arbitrali, non voglio citare questo – chi era al FVS ha fatto una valutazione, l’ho vista su Sky. Ho aspettato per venire qui e farvi capire: non è rigore. Punto. A livello di prestazione, mi piaceva vedere un Gubbio così in casa: l’ultima partita al Benelli non mi era piaciuta, bisognava riscattarsi. Il derby è venuto a fagiolo per una gara di spessore alto. Qualche errore c’è stato, ma tante cose positive. Finché giocheremo così mi piace il Gubbio. Metabolizziamo questo pareggio senza alibi. Io non voglio alibi: l’errore può farlo l’allenatore, i giocatori, l’arbitro. Oggi la quaterna ha sbagliato, tutti e quattro: non si può dare un rigore del genere, non perché a un minuto dalla fine, ma perché non c’è. Complimenti alla Ternana: non ha mai mollato, ha dimostrato personalità e voglia di non perdere. Sta sotto e recupera sempre: ha identità, giocatori importanti. Ma mi soffermo sul mio Gubbio: tre gol, altri tre in una settimana, siamo in crescita. Portiamo via un punto, ci dispiace perché i tre li meritavamo tutti – tifosi, giocatori, società. Su certe decisioni possiamo solo dire che non è rigore. Punto".