Vicenza, Gallo: "Quando non fai le cose su cui lavori, subisci puntualmente gol"

Vicenza, Gallo: "Quando non fai le cose su cui lavori, subisci puntualmente gol"TMW/TuttoC.com
Fabio Gallo
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Oggi alle 00:00Girone A
di Valeria Debbia

Vittoria sofferta quella odierna della capolista Vicenza, forse più del previsto visto che la Giana Erminio aveva rimesso la gara in parità e la rete del 2-1 è arrivata proprio allo scadere: "Non direi più del previsto - commenta però mister Fabio Gallo in sala stampa. - L’avevo detto ieri: è una partita complicata. Loro si sono messi nella loro metà campo con una linea molto bassa, costringendoci a rischiare. Nel primo tempo siamo stati lenti nello scorrimento della palla e questo ha agevolato la loro strategia. Ci sono partite così: bisogna vincerle con determinazione, cattiveria e con gli episodi che fanno la differenza. Sono contento perché i ragazzi hanno dato tutto fino alla fine".

Gallo è apparso particolarmente arrabbiato in un paio di situazioni, addirittura ha lanciato il cappellino dopo un lancio di Costa senza costrutto; e poi il gol subito è sembrato un errore evitabile: "Sì, esatto, il cappellino è volato con Costa. Sul gol ho parlato subito con Cuomo a fine partita: mi ha detto che ha tentennato tra l’uomo dietro e quello davanti, ma il principio è chiaro, marco quello che vedo. Ne era consapevole. Quando li ho radunati in cerchio lo cercavo per rimproverarlo bonariamente, ma è stato un nostro errore. E puntualmente, quando non fai le cose su cui lavori, subisci gol".

L'analisi di Gallo prosegue: "Nel primo tempo erano un po’ bassini di ritmo. Non è che non correvano, correvano tanto, ma male. Eravamo lenti in possesso, non trovavamo linee di passaggio. Con i tre difensori centrali, Carraro, le mezzali, i quinti e le punte che si muovevano coi tempi giusti, ma la palla arrivava sbagliata perché troppo lenta. Così andavamo in bocca alla loro densità. Nel secondo tempo ho chiesto di non pensare all’arbitro – ci stavamo incastrando sulle decisioni, cosa che non tollero, a partire da me che ero arrabbiato – e di concentrarci solo sull’obiettivo: il massimo risultato. I ragazzi l’hanno fatto bene. Il gol è arrivato su una palla inattiva studiata in funzione di come si posizionavano loro. Potevamo farlo già nel primo tempo, ma è mancato coraggio. È frutto del lavoro e di un gruppo che ha anima e non molla mai".