Cittadella, 1ª vittoria in rimonta. Iori: "Ora guardare in alto non ha senso"

Cittadella, 1ª vittoria in rimonta. Iori: "Ora guardare in alto non ha senso"
Manuel Iori
© foto di Roberto Della Corna
Ieri alle 22:30Girone A
di Valeria Debbia

Prima vittoria in rimonta della stagione per il Cittadella, che andato in svantaggio in casa contro la Pro Vercelli, ha ribaltato il risultato ottenendo il quarto successo di fila (in una serie di sei risultati utili consecutivi): "Sembriamo un'altra squadra? Sì, la rimonta è un altro tassello che aggiungiamo - ha sottolineato in sala stampa mister Manuel Iori. - Però dopo sei minuti abbiamo avuto due occasioni clamorose davanti al portiere: dobbiamo essere più cinici, perché avremmo potuto indirizzare prima la partita. Siamo partiti forte, poi su una situazione in cui prendiamo gol c'è un fuorigioco iniziale, ma con il FVS viene calcolato il secondo possesso. Quando rientriamo in possesso con Salvi, riparte un'altra azione e non è fuorigioco. È un errore dell'assistente, ma l'importante è che il FVS non venga considerato come VAR: abbiamo solo due telecamere, quindi diventa complicato ricalcolare. Se è fuorigioco, bisogna alzarlo; se lo considerano buono, può essere un errore, ma va valutato con calma. Comunque, i ragazzi hanno interpretato bene la partita: siamo andati sotto, abbiamo spinto, trovato una squadra che giocava. Abbiamo avuto tante situazioni pericolose: Castelli in pallonetto fuori, Rabbi ha calciato forte fuori, gran parata su Crialese, e il gol di Castelli di testa. Credo abbiamo fatto la partita che dovevamo".

Incassato il gol delle Bianche Casacche, che poteva essere una doccia fredda dopo le occasioni avute, la squadra non si è disunita, anzi ha continuato a giocare come dall'inizio: "Nel primo tempo siamo stati un po' lenti a girare la palla: potevamo farlo più velocemente per far arrivare le loro mezzali con un tempo di ritardo. Invece stavamo molto dentro, un po' più lenti, perché ci aspettavano. Le situazioni le abbiamo trovate con Barberis, mettendo Castelli in posizione pericolosa. Nel secondo tempo avevo chiesto di partire forte e sono stato accontentato: siamo partiti bene su calcio d'inizio, trovando una rimessa laterale e poi il gol di Vita".

In casa granata si comincia a pensare ad una rimonta visto che ora la classifica recita quinto posto: "Parto dalla testa: è cambiata tanto. Il cambio di modulo ha dato certezze a chi non le aveva, rimanendo fedeli a principi base ma con atteggiamento diverso. All’inizio facevamo fatica: strascichi dell’anno scorso, categoria nuova dopo tanti anni, provavamo cose diverse. Abbiamo riconosciuto le difficoltà e modificato, mettendo gli interpreti nelle condizioni migliori. Già dopo i due pareggi avevo iniziato a cambiare: con Pro Patria e Giana una mezzala più offensiva, un trequarti, poi due punte larghe. Da lì abbiamo sempre giocato così: Castelli-Rabbi con Lumezzane, Bunino-Castelli-Gaddini con Renate. Piano piano siamo arrivati a oggi. Con la partenza che abbiamo avuto, guardare in alto non ha senso: siamo distanti, dobbiamo rosicchiare punti continuando così. Tengo la squadra mentalmente nel modo giusto: convinti di quello che facciamo, risalendo passo dopo passo".