Intervista TC

Monachello: "Bruttissimo restare fuori, non vedo l'ora di tornare in campo"

Monachello: "Bruttissimo restare fuori, non vedo l'ora di tornare in campo"TMW/TuttoC.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 15:00Primo piano
di Raffaella Bon

Gaetano Monachello, attaccante del Lumezzane attualmente fermo ai box per infortunio, ha parlato ai microfoni di TuttoC.com del suo recupero ormai imminente: "Ovviamente il campo manca tantissimo, ho dedicato tutta la mia vita a questo, fai fatica a non vivere lo spogliatoio tutti i giorni, stare fuori è bruttissimo".

Manca sempre meno al tuo rientro?

"Fortunatamente manca davvero poco rispetto a quando siamo partiti. Non vedo l'ora che arrivi questo momento, ho già iniziato a correre sul campo con il pallone, anche se sempre da solo. Non si può descrivere l'emozione del rientro, perché so quanto lavoro c'è dietro e spero che vada tutto per il meglio".

Hai comunque supportato la squadra?

"Sì, nonostante il mio infortunio ho cercato di stare sempre vicino a loro. Mi hanno dato una grossa mano, sono qui da due anni e per fortuna li ho avuti vicini in questo percorso".

La partenza non è stata delle migliori?

"Siamo partiti un po' male, adesso siamo alla ricerca di continuità e stabilità. Vedo una squadra che ha risposto bene, con l'arrivo del nuovo mister ha captato quello che gli è stato richiesto. Penso che questa squadra abbia dei valori, ci toglieremo tante soddisfazioni e non vedo l'ora di essere con loro per dare una mano".

Il sostegno della piazza non è mai mancato?

"No, perché nonostante sia una piazza piccola è una città che ha dei valori. Il nostro compito è quello di onorare e rispettare la storia di questa maglia".

Il tributo alla presentazione ve l'aspettavate?

"Sono sincero, non ce l'aspettavamo neanche noi, è stata una bellissima festa insieme alla nostra gente, molto emozionante".

Qual è il tuo obiettivo personale?

"Il mio unico obiettivo personale è quello di stare bene, perché poi tutto viene di conseguenza: cercare di fare più partite possibili a prescindere dai minuti giocati".

E quello di squadra?

"Prima bisogna pensare a salvarsi, perché rimanere nel professionismo è una cosa fondamentale. Poi, a salvezza raggiunta, magari si potrebbe anche pensare di giocarsela e divertirsi diventando la mina vagante dei playoff".