Pizzoli: "Ecco com'è andata col Foggia. Situazione surreale, mia figura calpestata"

Alessandro Pizzoli sembrava essere in pole per la poltrona di direttore sportivo del Foggia, invece oggi il club rossonero ha ufficializzato il nome di Carlo Musa. I microfoni di TuttoC.com hanno quindi raggiunto lo stesso Pizzoli per capirne di più: "Parto dalla premessa che un presidente nella sua società può fare e decidere come meglio crede nell'investire i suoi soldi e sulla scelta delle persona, ma per come sono andate le cose mi sembra di aver vissuto una situazione surreale perché c'è modo e modo".
Il dirigente racconta come sono andate le cose con i pugliesi: "Dopo il primo incontro del 27 giugno a Bari mi veniva detto che la mia persona era idonea a ricoprire la figura del direttore sportivo a Foggia. Nell'attesa di ufficializzare il presidente mi aveva invitato a iniziare a studiare le possibili mosse di mercato per guadagnare tempo". Poi qualcosa è cambiato: "Lunedì 7 sera vengo richiamato dal presidente ed invitato a recarmi per il giorno successivo nuovamente a Bari nei suoi uffici per firmare l'accordo. Durante il percorso vengo chiamato da due colleghi che mi dicono che il presidente li ha contattati, poi giunto a Bari, sono partito da Forlì facendo sei ore di viaggio, il presidente mi comunicava la volontà di non chiudere l'accordo; stando a quanto mi veniva riferito, secondo il mister non avrei avuto l'esperienza per la C e quindi il mio profilo non era assolutamente gradito, riferendomi anche che lo stesso mister avrebbe espresso la volontà di dare le dimissioni qualora fossi stato io il Direttore sportivo prescelto, quindi il discorso si interrompeva e prima di venire congedato mi veniva domandato se avessi dei nomi di colleghi da suggerire".
Ma non è stato l'unico addio: "Con me veniva anche congedato Luigi Gentile, presente all'incontro, che aveva chiuso la stagione precedente e che avrebbe dovuto collaborare al mio fianco durante la stagione sportiva appena iniziata".
A quel punto Pizzoli prende il telefono per confrontarsi con Delio Rossi, il tecnico del Foggia, non ancora ufficializzato: "Il giorno successivo visto quello che mi era stato riportato ho chiamato il Mister per avere un chiarimento in merito, anche perché non avevamo mai avuto modo di conoscerci personalmente, quando gli ho raccontato il fatto lui, giustamente, da persona per bene ed intelligente mi ha detto che non aveva assolutamente alcuna preclusione nei miei confronti non conoscendomi, anzi in modo molto cordiale ci siamo salutati dandoci l'impegno reciproco di conoscerci quanto prima. Quindi la scelta alla fine è stata esclusivamente del presidente. Io non entro nel merito della scelta, ma questo comportamento mi ha ferito, primo perché c'è stata una grande mancanza di rispetto verso la mia persona, poi perché penso che anche professionalmente la mia figura sia stata calpestata. Come ho detto in apertura ognuno a casa sua fa come meglio crede, ma i modi dovevano essere differenti. Poi non giudico nessuna scelta, ma mi permetto di dire che in 34 anni di calcio penso di aver accumulato una esperienza tale in piazze di grande livello ed ho un cv che merita rispetto. Detto questo auguro al neo direttore Carlo Musa e al Foggia calcio le migliori fortune possibili, mi spiace solo non poter annoverare Foggia nelle mie esperienze perché sarebbe stata una piazza di prestigio come le molte altre frequentate".
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