Ricchiuti: "A Rimini fine annunciata: non ripiani 4 milioni di debiti con gli introiti della C"
Adrian Ricchiuti, bandiera del Rimini, ai microfoni di TuttoC.com ha analizzato la delicatissima situazione del club, a un passo dall'esclusione dal campionato: "Spiace ma era una fine annunciata. Se il debito era di 4 milioni, non era difficile pensare quale fine avrebbe fatto. Io comunque mi chiedo come si possono fare tutti questi debiti. La Lega deve controllare tutte queste situazioni così perché non ripiani di certo un debito così grande con gli introiti della Serie C".
Nel frattempo i giocatori restano senza stipendio.
"Fa male vedere questi ragazzi che hanno dato tutto per la maglia a cui va solo detto grazie. Tutto questo fa male perché sono ragazzi giovani che hanno famiglia. Non ho mai capito perche la Building ha preso la società, ma bisognerebbe chiedere a loro il motivo, dal momento che si sapeva che non c'era un futuro. Purtroppo dopo l'era di Bellavista il Rimini non riesce a trovare pace".
E pensare che a giugno era arrivata la Coppa Italia di categoria.
"Una cosa strana del calcio è anche questa: due mesi fa a festeggiare, oggi si chiude definitivamente. Spero solo che ci sia l'aiuto di qualche imprenditore che, facendo da sponsor, faccia finire il campionato giovanile".
In dieci anni quattro fallimenti.
"I tifosi purtroppo sono la parte lesa. Dico bravi a loro perché sono stati gli unici a capire la situazione da sempre. E purtroppo stanno vivendo l'ennesima pagina triste della loro storia".
E tu?
"Sono molto arrabbiato. Tanta gente ha lavorato con questa società, tante persone che dicono di amare il Rimini ma ci hanno speculato sopra".
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