Serie C, 11^ giornata: la Top 11 del Girone C
Va in archivio l'undicesima giornata del campionato di serie C, turno che si è chiuso con la vittoria della Salernitana per 2-1 sulla Casertana grazie alle reti di Liguori e Golemic. A nulla è valsa la rete di Bacchetti che ha "regalato" dieci minuti di sofferenza ai 14mila dell'Arechi, stadio che ha fatto la differenza ancora una volta e che è diventato un fattore come certificato dai 5 successi su sei. Contestualmente, però, non si ferma la rincorsa di un Catania che, organico alla mano, non dovrebbe avere rivali. Almeno sulla carta. Dopo la Salernitana, gli etnei battono per 1-0 il Benevento sfruttando il fattore Massimino e il discusso calcio di rigore concesso a fine primo tempo e trasformato da Cicerelli. Impressionante la tenuta difensiva dei siciliani, con appena 5 reti subite (4 nella stessa gara, quella di Cosenza) e nessun avversario in grado di battere Dini in terra rossoblu. Per i giallorossi, invece, terza battuta d'arresto in trasferta e necessità di invertire il trend lontano dalle mura amiche del Vigorito. Alle spalle dell'annunciato terzetto di testa c'è un Cosenza colpevolmente sottovalutato in ottica promozione diretta: secco 3-0 su un Potenza davvero irriconoscibile e che potrebbe mettere in discussione la guida tecnica. Il Casarano, invece, crolla a Siracusa: 4-1 per il fanalino di coda, abile a sfruttare la superiorità numerica e a vincere la prima gara di una stagione che sembrava già compromessa e che ora può assumere un senso diverso, soprattutto perchè domenica ci sarà lo scontro diretto con un Giugliano in crisi e che ne prende tre a Monopoli rovinando l'esordio di un Capuano che, a onor del vero, ha avuto soltanto un allenamento a disposizione e, dunque, va esonerato da ogni responsabilità. In netta ripresa l'Atalanta23 che, dopo Cosenza e Trapani, batte anche il Picerno rifilando sei gol al malcapitato Bertotto. E' la seconda volta che i nerazzurri realizzano 6 reti nella stessa gara: era già successo alla seconda di campionato col Casarano. Tonfo interno del Foggia: nel deserto dello Zaccheria va a nozze quell'Altamura che, Benevento a parte, ha sempre disputato delle buone partite.
Ecco la Top 11 di TuttoC.com per la 11^ giornata, schierata col 3-4-3.
PORTIERE
Valerio Boffelli (Cavese): risultato forse troppo penalizzante per il Crotone, ma tra i pali c'era un calciatore in stato di grazia. Gomez e Maggio hanno fatto di tutto per agguantare almeno il pareggio, ma sono andati a sbattere contro un autentico muro.
DIFENSORI
Filippo Marenco (Latina): schema da calcio d'angolo davvero ben orchestrato dai ragazzi di Bruno, con il pallone per Pannitteri su Pace che mette sul secondo palo per Parigi per il tap-in vincente del difensore. Non è bastato per vincere, ma certamente l'allenatore potrà essere contento.
Mario Ierardi (Catania): qualcuno ci dirà che inseriamo sempre lui, ma invitiamo tutti a guardare le sue partite. Un muro, un baluardo insuperabile, un calciatore che farebbe comodo a tante squadre di categoria superiore. Prima Inglese, poi Salvemini: in sette giorni ha giganteggiato contro due top player per la C. E se in casa il Catania non prende mai gol è anche merito suo.
Vladimir Golemic (Salernitana): riscatta in pieno la prestazione deludente di Catania con una prova perfetta a cospetto di una Casertana con potenzialità importanti. Nell'uno contro uno non sbaglia nulla, anzi guadagna gli applausi del pubblico con alcune giocate di qualità e personalità. Meritato riconoscimento il gol del 2-0 che, di fatto, vale il successo nel derby.
CENTROCAMPISTI
Bruno Valenti (Monopoli): Giugliano basso a protezione dello 0-0 e tramortito dal doppio svantaggio a fine primo tempo. Un atteggiamento tattico troppo prudente che ha permesso a tutti i calciatori biancoverdi di partecipare attivamente all'azione. Segna lui la rete del definitivo 3-0, Russo beffato con un tiro da media distanza.
Enrico Celeghin (Trapani): stacco vincente e pallone in fondo al sacco dopo appena 8 minuti, l'episodio che serviva per riportare serenità ad una squadra chiaramente segnata dalla penalizzazione e che, nell'ultimo mese, non è riuscita a giocare un buon calcio. Un successo che potrebbe sbloccare psicologicamente un gruppo che, in condizioni di normalità, forse sarebbe lassù a giocarsi la B con Catania, Benevento e Salernitana.
Davide Munari (Cavese): Orlando, in costante crescita, mette fuori causa la difesa del Crotone, bravo il centrocampista a sfruttare la successiva sponda di Amerighi per il gol dell'1-0 dopo appena tre minuti. Quanto basta per portare a casa un successo che conferma i passi in avanti dei campani sul piano del gioco e della personalità.
Luca Crecco (Sorrento): proprio quando sembrava profilarsi un'altra sconfitta immeritata, ecco il colpo di testa dell'ex di turno che toglie le castagne dal fuoco. Un inserimento perfetto tra i distratti centrali difensivi del Latina e un punto che vale tanto per la classifica e per il morale.
ATTACCANTI
Manuel Riccardi (Cosenza): quanto è stato importante per i rossoblu non perdere in estate un calciatore che aveva richieste dalla B e che sembrava sacrificabile sull'altare dei bilanci. Alla fine è rimasto e sta facendo la differenza, come testimoniato dalla doppietta di pregevole fattura realizzata contro il Potenza.
Dominic Vavassori (Atalanta23): quanto erano mancati i suoi gol nella prima parte di stagione. Anche in questo caso fondamentale la scelta della società di tapparsi le orecchie rispetto a sirene di mercato che lo volevano in viaggio in direzione Castellammare. Protagonista assoluto nel pomeriggio da sogno contro un Picerno in caduta libera.
Antonio Imputato (Monopoli): già contro la Salernitana aveva sfiorato l'eurogol con un missile da 30 metri disinnescato da un miracoloso Donnarumma. Stavolta il tiro a giro si è insaccato all'incrocio dei pali, una rete splendida di un giocatore che ha scalato posizioni nelle gerarchie mostrando un talento interessante e doti balistiche di categoria nettamente superiore.
ALLENATORE
Giuseppe Raffaele (Salernitana): 8 vittorie in 11 partite, primo posto con 25 punti, 5 successi su sei in casa. Tutto con una rosa incompleta e che, sulla carta, è inferiore a Catania e Benevento. Ottimo lavoro dello staff tecnico, capace di cambiare volto alla spigolosa gara con la Casertana con scelte coraggiose e intelligenti.
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