Tesser: "Triestina con valori morali forti, risponde sul campo. Perugia ha qualità per risalire"

Attilio Tesser, esperto tecnico ex Triestina, attualmente in attesa di una nuova sfida professionale, è stato ospite di 'A Tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio e Il 61 ed ha analizzato il campionato di Serie C.
Il Lecco è una sorpresa in testa al Girone A. Se lo aspettava e fino a dove può arrivare?
"È una sorpresa relativa. Due anni fa era in Serie B, l’anno scorso ha fatto un buon campionato, quindi non mi meraviglia vederlo nelle zone alte per i playoff. In testa, forse sì, ma Vicenza e Brescia hanno qualcosa in più. Complimenti al Lecco per quello che sta facendo".
Vicenza e Brescia sono partite con l’obiettivo della promozione diretta. Sono già calibrate per vincere il campionato? Quale ha più margini di crescita?
"Stanno facendo molto bene, ma c’è sempre margine di miglioramento. Vicenza ha cambiato di più, con un nuovo allenatore, quindi deve trovare coesione tra i nuovi giocatori. Brescia ha una base strutturale simile con innesti importanti. Diana lavora con gran parte dei suoi giocatori, il che dà continuità. Entrambe sono a un livello alto di qualità tecnica e gestione delle partite, vicine al massimo",
Il Cittadella era tra le favorite, ma la retrocessione lascia strascichi. Può riprendersi, nonostante i punti persi?
"La retrocessione crea difficoltà in ogni categoria, ma il Cittadella ha un potenziale tecnico per risalire. Come avevamo detto, lo consideravo la terza forza del girone. Con un direttore bravo come Marchetti e una società solida alle spalle, ha tutte le qualità per riprendersi".
La Triestina, nonostante la penalizzazione e le difficoltà iniziali, sta mostrando orgoglio. Merita una sottolineatura?
"Sì, la Triestina sta facendo bene in un contesto non semplice, con un ritardo nella preparazione iniziata il 4 o 5 agosto e la Coppa Italia tra mille difficoltà. Hanno mantenuto un gruppo forte e sano, con valori morali che spingono la squadra. Sul campo stanno rispondendo, nonostante la penalizzazione".
Nel Girone B, l’Arezzo è la favorita, ma Ravenna e Ascoli sorprendono. Che idea si è fatto?
"Il Girone B è equilibrato, senza due o tre squadre dominanti. L’Ascoli mi sorprende per la solidità, non ha ancora subito gol, il che fa la differenza. L’Arezzo, con Bucchi, è consolidata dopo un buon mercato e l’anno scorso. Ravenna, neopromossa, ha una proprietà forte e un dirigente di livello come Braida, è una squadra compatta che darà fastidio. La Ternana, finalista l’anno scorso, è ridimensionata ma resta competitiva. Punto sull’Arezzo, ma è un girone equilibrato".
Il Perugia sembra in difficoltà, come il Cittadella nel Girone A. È una delusione per una piazza così importante?
"Spiace, perché Perugia è una piazza importante, anche per categorie superiori. L’ho visto contro il Ravenna, è sotto le sue potenzialità tecniche, con giocatori importanti fuori rosa. La tifoseria li ha sostenuti, ma l’ambiente incide. Con il direttore Meluso, hanno le qualità per posizionarsi nella zona medio-alta".
La Serie C è impegnativa, serve una struttura di livello per essere competitivi. Quanto contano organizzazione e mentalità?
"È un campionato impegnativo. Servono squadra, giovani motivati e consapevolezza di cosa si va a giocare. Le strutture danno un aiuto, trasmettono mentalità e mostrano che si vogliono fare le cose bene, un messaggio importante per i ragazzi".
Nel Girone C, con Benevento, Catania e Salernitana favorite, c’è grande competitività. Cosenza sta riprendendo colore. Come valuta questo girone?
"Il Girone C ha una classe media molto competitiva. Cosenza, come altre squadre retrocesse, ha un gruppo importante che ha fatto la Serie B per anni, con valori tecnici elevati. Deve lasciarsi alle spalle il passato, ma ha qualità da invidiare. Le piazze come Cosenza, quando ritrovano entusiasmo, diventano un fattore fondamentale".
Benevento, Catania e Salernitana erano le favorite estive. Dopo un mese, chi ha messo qualcosa di importante? C’è equilibrio?
"Sono consolidate e in testa, ma è difficile per tutte. La Salernitana ha fatto una buona partita a Casarano, ma non è stato semplice, come per il Catania. Il Girone C esprime più qualità rispetto agli altri, con squadre come Casarano, Sorrento, Crotone, Trapani e Casertana. Nessuna partita è facile, le rose degli outsider sono competitive. Benevento, Catania, Salernitana, con Cosenza e Crotone, si giocheranno tutto, ma anche Trapani, nonostante la penalizzazione, sta risalendo per i playoff".
Questo Girone C è come un Giro d’Italia: vincerà chi avrà più equilibrio e continuità. I playoff possono logorare psicologicamente?
"È un girone dove devi lottare dalla prima all’ultima giornata. La continuità di rendimento sarà decisiva per la promozione diretta. Nei playoff, il logorio psicologico può pesare, ma l’equilibrio e la qualità delle rose faranno la differenza".
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