TMW Radio

Zauli: "Il valore del Perugia verrà fuori. Ravenna darà fastidio in vetta"

Zauli: "Il valore del Perugia verrà fuori. Ravenna darà fastidio in vetta"TMW/TuttoC.com
Lamberto Zauli
© foto di FEDERICO SERRA
Oggi alle 20:10Primo piano
di Valeria Debbia

Lamberto Zauli, ex allenatore tra le altre di Perugia, Crotone e Juventus Next Gen, è intervenuto come ospite di 'A Tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio iL 61.

Mister, partiamo dal Perugia perché è un club che lei conosce molto bene. Hanno cambiato tanto quest'anno al Perugia. Si sono affidati a una sorta di operazione Amarcord, l'abbiamo un po' definita così, perché c'è il ritorno di Tedesco, storica bandiera da giocatore, Gaucci, Novellino: comunque figure storiche per il Perugia. I risultati per adesso danno ragione, perché nelle due giornate in panchina sono arrivate una vittoria e un pareggio. È la strada giusta per risalire un po' la china e cercare di togliersi da quella zona di classifica che, con tutto il rispetto per le altre, il Perugia merita di più?

"Io ho avuto la fortuna di passarci, anche se di sfuggita, però di assaporare una società che fa la Lega Pro, ma si respira calcio di Serie A, perché c'è tradizione, c'è cultura, c'è storia che si tramanda. Quindi la pressione quando vai sul campo si sente, perché indossi una maglia importante. Però si fanno campionati di Lega Pro, purtroppo è così. Il fatto che siano arrivati tre personaggi amatissimi a Perugia può aiutare sicuramente tutto l'ambiente. Chiaramente poi la differenza la faranno i risultati che arriveranno. È chiaro che non è normale che in qualsiasi piazza oggi, all'undicesima partita, si abbia il terzo allenatore e il secondo direttore sportivo: questo fa capire quanti problemi ci siano stati, a cominciare un po' dall'anno scorso fino ad arrivare a quest'anno. Tutti adesso spiegano che questa sia la soluzione definitiva, la soluzione più importante per uscire da una classifica che oggi è brutta, però stiamo dicendo anche che mancano tantissime partite e il valore del Perugia può uscire sicuramente fuori".

Poi lo diceva lei: Perugia è una piazza dove si respira sicuramente un calcio di categorie superiori, quindi ritrovare anche il supporto dei tifosi – perché c'è stata tanta contestazione in queste giornate – può essere un fattore determinante.

"Questo fa tutta la differenza del mondo, nel senso che comunque si viene da sette sconfitte consecutive, si è ultimi in classifica e quindi è chiaro che la gente è arrivata a un livello di non sopportazione e di allontanamento totale dalla squadra. Il fatto di Tedesco, Novellino e Gaucci ha riportato entusiasmo: è coinciso con la prima vittoria, ha fatto un buon punto a Pontedera perché non è mai facile fare punti a Pontedera su un campo sintetico dove la squadra è abituata a giocarci e a combattersi. È un buon avvio, però chiaramente si è ancora ultimi in classifica, quindi la strada è lunga per tutti, ma sono sulla strada giusta e il tempo ci dirà quale sarà la forza di questa nuova organigramma, diciamo così, del Perugia".

Invece nelle zone alte del girone B c'è il Ravenna che ormai, definirla sorpresa, sarebbe quasi offensivo. Ormai è una solida realtà e lo ha dimostrato anche vincendo lo scontro diretto con l'Ascoli. Le chiedo se potrà mantenere questo ritmo per tutta la stagione, quindi se sarà una lotta a tre, con Ravenna, Arezzo e ovviamente Ascoli.

"L'Ascoli e l'Arezzo hanno più tradizione, ma conta il presente. Il Ravenna oggi è partito forte, società importantissima: la contiamo una sorpresa perché è una neopromossa, però ha una società fortissima dietro, un allenatore che conosce i ragazzi dall'anno scorso, quindi tra quest'anno e l'anno scorso – anche se poi non vinsero il campionato – hanno fatto tantissime partite vincenti. Quindi è un gruppo che è abituato a giocare per vincere e lo sta dimostrando anche quest'anno. Io penso che il Ravenna, con la forza della società e la bravura di tutti gli artefici che stanno andando in campo, possa dar fastidio alle due squadre che per tradizione si giocheranno il primo posto".

L'altra squadra che lei conosce molto bene è il Crotone, quindi mi sposto nel girone C. Ultimamente sta vivendo un periodo un po' complicato, però è sempre lì a dimostrazione anche che il girone C è molto equilibrato. Secondo lei è presto – siamo sempre alla dodicesima giornata, inizierà la tredicesima – però è lì in zona playoff: potrà giocarsela fino alla fine anche con questo periodo di difficoltà?

"Ogni squadra avrà il proprio momento di difficoltà. Lo sta avendo adesso il Crotone: è una squadra organizzata bene, ha dei buoni ragazzi, buoni giocatori, ha un'identità di gioco, è una società forte, quindi è facile pensare che il Crotone possa fare sempre un buonissimo campionato. È chiaro che queste tre sconfitte l'hanno fatto staccare un po' dalle prime, quindi c'è un po' di scoramento in una piazza molto difficile ed esigente, però sono convinto – parla l'esperienza – che hanno tutte le carte in regola per avvicinarsi oggi a quel terzetto che sembra favorito su tutte".

Ecco, proprio lì la volevo portare: se nel girone B ci sono tre squadre, anche qui nel girone C Salernitana, Benevento e Catania sono le tre favorite che si giocheranno la promozione fra di loro?

"Sono partite forti, sono tre società importanti, tre città che vivono di calcio: basti vedere, i spettatori di queste partite sono sicuramente di una categoria superiore. Purtroppo questo campionato cosa dice? Che una andrà su e le altre, non dico che falliranno, ma dovranno giocarsi i playoff e che è sempre difficile vincerli. Quindi sarà veramente una battaglia importante. Poi non ci dimentichiamo comunque il Trapani, che se non avesse avuto la penalizzazione sarebbe con loro: sta facendo un grandissimo campionato anche il Trapani. Questo è un campionato dove ci sono tante squadre forti che si stanno giocando: è un campionato bello e difficile".

Invece nel girone A sembra che ce ne sia una – mi riferisco al Vicenza – che abbia qualcosa in più e l'ha già dimostrato anche staccando un po' l'Union Brescia e il Lecco.

"Sì, è leggermente avanti, però quando si gioca per vincere e poi arrivano le partite dove comunque si è meno brillanti, poi subentra la pressione. Chiaramente il Vicenza quest'anno ha le spalle larghe, viene da un'esperienza degli altri anni dove non è riuscito per un soffio a ottenere una promozione: sono partiti fortissimi, conosco la piazza e il pubblico trascina la squadra come pochi, quindi sicuramente è la favorita. Sono campionati sempre difficili: l'Union Brescia ha allestito, anche se è il loro primo anno fondamentalmente, una squadra molto competitiva, con un allenatore che ha già vinto, e il Lecco che è un po' la sorpresa, però poi andiamo a leggere la formazione e tanto sorpresa non è, perché dentro la squadra ci sono giocatori importanti. Quindi per me anche nel girone A vedremo una bella lotta fino alla fine".