Il Resto del Carlino: "Nuovo deferimento per il Rimini"

Non c’è pace per il Rimini, che torna a fare i conti con una nuova penalizzazione in classifica e con un ulteriore deferimento in arrivo. Il passaggio di proprietà non ha portato la svolta sperata e in Riviera il clima resta pesante: il club della Building Company, ora guidato da Anna Scarcella, continua a pagare errori e ritardi gestionali accumulati negli ultimi mesi.

Come riporta Il Resto del Carlino – ed. Rimini, “piovono punti di penalizzazione sul Rimini. Dalla Di Salvo alla Scarcella poco è cambiato. Nel giro di poche ore ieri il club della Building Company prima è stato deferito e poi penalizzato. La penalizzazione, quella che riporta il Rimini a -5, era attesa ed è riferita al deferimento del mese scorso. Un punto di penalizzazione, quindi, per non aver depositato nei termini la fideiussione extra budget sul monte ingaggi. Quella ormai famosissima in riviera. Perché non ancora depositata, nonostante le promesse. Nonostante le rassicurazioni. Nonostante tutto”.

Il quotidiano sottolinea come “la fideiussione che oggi aumenta la penalizzazione del Rimini non ha permesso al club di Anna Scarcella nemmeno di operare sul mercato estivo. Il budget del Rimini non si può alzare sopra il milione di euro, cosa non frequente in un club professionistico”. E ora si profila un nuovo procedimento: “C’è poi un nuovo deferimento da parte del Tribunale federale che porterà a una ulteriore penalizzazione. Valerio Perini, al tempo amministratore unico del Rimini, è stato deferito per non aver provveduto, entro il termine del 16 settembre, al versamento delle ritenute Irpef relative agli stipendi di maggio e giugno scorsi”.

“Piove sul bagnato in Piazzale del Popolo – scrive il Carlino –. Il passaggio dalla vecchia alla nuova proprietà non ha di certo migliorato le cose per il centenario club che sventola la bandiera a scacchi. Un peso da portare sulle spalle per De Vitis e compagni. Con quell’impresa sportiva da portare a termine che ha sempre più il sapore del miracolo”.