Ferrarese: "Il Ravenna mi ricorda la SPAL di Semplici"

Claudio Ferrarese, direttore sportivo ex Lucchese, è intervenuto nel corso di 'A Tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio e iL61, condividendo le sue impressioni sul campionato di Serie C, in particolare sul girone B. 

Partiamo direttamente dal campo. Siamo quasi alla fine del girone d’andata nel girone B di Serie C. Fa un po’ dispiacere vedere 18 partite giocate invece di 19 per l’esclusione del Rimini, ma quali impressioni sta traendo da questo campionato?

"Il girone è sempre bello e entusiasmante. Dispiace molto per quanto successo al Rimini, perché giocare una partita in meno penalizza anche altri club. Detto questo, Ravenna e Arezzo stanno facendo un campionato a parte. Per il resto c’è grande equilibrio: la Ternana, che si pensava potesse fare di più, è piuttosto staccata. Io vedo una finale tra Arezzo e Ravenna, che se la giocheranno fino alla fine. Metterei l’Ascoli come possibile outsider, ma non credo che altre squadre possano davvero impensierire quelle due corazzate".

Confermo, il ritmo che hanno tenuto finora è eccezionale. Si aspettava un Ravenna così dominante in vetta?

"Mi ricorda un po’ la SPAL di Semplici, che fece un filotto clamoroso dalla Lega Pro alla Serie A. Ravenna è una società importante, con una struttura ben delineata, un progetto chiaro e una proprietà seria. L’entusiasmo, l’unione di un gruppo che è insieme da anni e la rosa ben costruita – con giocatori esperti e giovani interessanti – stanno facendo la differenza. Stanno facendo cose straordinarie".

L’Arezzo, sulla carta, sembra la squadra più forte. È d’accordo?

"Assolutamente. Sulla carta l’Arezzo doveva e dovrebbe vincere questo campionato. Ravenna è una mezza sorpresa, ma vedendo la rosa non è poi così imprevedibile. Sono convinto che alla fine l’esperienza dell’Arezzo possa portarla fino in fondo".

Parliamo di alcuni giocatori che l’anno scorso si sono distinti alla Lucchese. Partiamo da Edoardo Saporiti, passato all’Empoli in Serie B. Non ha ancora trovato grandissima continuità, ma mostra colpi interessanti. A 24 anni ha ancora margini. Che giocatore è?

"Saporiti è stato il fiore all’occhiello della mia campagna acquisti. Ci ho creduto tantissimo insieme al suo agente Alessandro Servi: è stata una scommessa vinta. Sono contento che sia arrivato in Serie B e che abbia già fatto vedere la sua classe, come nel gol ad Avellino. Deve trovare continuità, ha bisogno di essere sostenuto – più con il bastone che con la carota – ma è un giocatore straordinario: velocità in conduzione palla incredibile, grandi colpi. Se migliora mentalmente può diventare un elemento di categoria superiore. In cadetteria pochi hanno i suoi colpi".

Parliamo anche di Alessandro Selvini, attualmente al Frosinone ma fermo per un grave infortunio al ginocchio. L’anno scorso aveva chiuso in crescendo. È un 2004, quindi giovanissimo. Può fare un percorso interessante?

"Assolutamente. Come per Saporiti, ci ho creduto tantissimo, insieme all’allenatore che lo aveva già avuto a Frosinone. Selvini ha avuto un miglioramento incredibile e un finale di stagione importante. Mi è pianto il cuore quando si è infortunato: non se lo meritava. Ma ha mentalità e testa. Sono sicuro che tornerà pronto per il girone di ritorno e che il Frosinone non se lo farà scappare".

Prima di salutarla, un commento rapido sugli altri due gironi. Girone A e girone C: che idea si è fatto?

"Nel girone A solo il Vicenza può perdere questo campionato: è un rullo compressore. La conferma è arrivata domenica contro la Triestina, partita delicata vinta di misura che dimostra mentalità e forza. Il girone C è stupendo e combattutissimo: Catania sta facendo molto bene, ma Salernitana e Benevento sono lì a pari punti. Ci metterei anche Cosenza e la sorpresa Casertana, che sta facendo un campionato strepitoso, oltre al Cerignola che si sta riprendendo. Quest’anno forse è il girone più entusiasmante".