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Petrone: "Vicenza ha fatto vuoto, divario troppo ampio. Ascoli, servono innesti esperti"

Petrone: "Vicenza ha fatto vuoto, divario troppo ampio. Ascoli, servono innesti esperti"TMW/TuttoC.com
Mario Petrone
Ieri alle 20:15Altre news
di Valeria Debbia

Mario Petrone, tecnico ex Rimini, Catania e Ascoli, è intervenuto nel corso di 'A Tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio iL61, analizzando il panorama calcistico attuale, con un focus sui bilanci di fine anno e le performance delle squadre nei vari gironi. 

Siamo arrivati alla fine dell’anno solare e dei gironi d’andata in Serie C: un momento ideale per trarre bilanci. Partiamo dal girone A. Il Vicenza domina con 49 punti, 15 vittorie, 4 pareggi e nessuna sconfitta. Numeri eccellenti, un dominio al momento incontrastato.

"Assolutamente d’accordo. Era la favorita insieme a squadre come Brescia e Cittadella, quest’ultima retrocessa dalla B. Ma la continuità progettuale e di risultati è impressionante: 12 punti di vantaggio al giro di boa sono tantissimi. Rispecchia un po’ l’andamento di tutti e tre i gironi: gli organici più competitivi stanno emergendo. Il Vicenza ha già fatto il vuoto e non credo debba preoccuparsi più di tanto, salvo gestire squalifiche o infortuni. Il divario è troppo ampio".

Le avversarie non hanno affatto demeritato, ma il Vicenza sembra viaggiare in un’altra categoria. Prima di passare agli altri gironi, un commento sull’esonero di Diana al Brescia e l’arrivo di Corini, che ha subito ottenuto due vittorie, seppur con gol nel recupero.

"Il segnale è quello di una società che vuole fare calcio seriamente a Brescia. Con tutto il rispetto, Brescia è una piazza diversa dalla Feralpisalò, pur con la stessa proprietà. Le esigenze della tifoseria hanno probabilmente influito. Diana aveva perso qualche punto nelle ultime settimane, ma la situazione non era disastrosa. La scelta di Corini, che conosce la piazza e ha esperienza in categorie superiori, mi sembra più progettuale, con vista sui playoff, che un semplice cambio tecnico".

Passiamo al girone B, molto accattivante. Arezzo e Ravenna sono attaccate, un solo punto di differenza. Ravenna, neopromossa, in testa; Arezzo dato per favorito da molti. Si aspettava questo duello?
"Arezzo e Ascoli partivano con i pronostici migliori, ma Ravenna è una società ambiziosa. L’abbiamo detto fin dall’inizio: è neopromossa solo sulla carta. Giocatori come Okaka e Viola – preso poche settimane fa – ce ne sono pochi in tutti e tre i gironi. Ravenna ha anticipato il mercato e ha migliorato tanto la gestione del possesso. Credo che fino alla fine dirà la sua".

Il duello potrebbe diventare un triello con l’Ascoli, a 34 punti: meno 6 dall’Arezzo, meno 7 dal Ravenna. Qualche occasione non sfruttata lascia un po’ di amaro in bocca.

"Ho la stessa sensazione che espressi già qualche volta fa. L’Ascoli ha iniziato la stagione alla grande, ma statisticamente aveva incontrato poche squadre delle prime posizioni. Nelle ultime 8-10 partite, contro organici più competitivi, ha perso punti. A gennaio serviranno innesti esperti. Tecnicamente è una delle poche squadre che propone gioco nei tre quarti offensivi. Mi piace molto il trio d’attacco, ma manca un po’ di cinismo e cattiveria agonistica nei momenti chiave. Spero che nel girone di ritorno acquisiscano queste caratteristiche, fondamentali anche per eventuali playoff. Il girone non è assolutamente chiuso".

Giocatori come Chakir danno tanto in applicazione ma segnano poco; Gori sta rendendo discretamente. Poi c’è stata sfortuna con infortuni come quelli di Del Sole e Corazza.

"Senza alcuni elementi chiave diventa più difficile contro organici robusti. L’importante è perseverare nel lavoro settimanale e nelle idee di gioco proposte. Non conosciamo la quotidianità degli allenamenti, ma l’Ascoli è tra le squadre in alto che realmente può migliorare nel girone di ritorno, grazie anche alla crescita dei giovani".

Chiudiamo il cerchio con il girone C. Benevento e Catania primi a pari merito con 41 punti, Salernitana e Cosenza non troppo distanti. Classifica cortissima, come spesso accade al Sud.

"L’avevamo previsto: queste sono realtà troppo importanti. È un girone difficile ed equilibrato. L’Atalanta Under 23, per esempio, ha un organico che può fare risultati a raffica quando serve. A parte Giugliano e Picerno che faticano, il resto è livellato. Ho visto recentemente il Foggia: ha una rosa da ben più dei suoi 18 punti. Il girone di ritorno sarà ancora più agguerrito e si deciderà tutto nelle ultime giornate".