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Grillo: "Tesser? Non credo torni alla Triestina, neppure se trovano i soldi"

Grillo: "Tesser? Non credo torni alla Triestina, neppure se trovano i soldi"TMW/TuttoC.com
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
Ieri alle 14:00Altre news
di Redazione TC

Un momento sempre più complesso quello che sta vivendo la Triestina, con il club che - senza allenatore - ha deciso di slittare ulteriormente il ritiro pre campionato, che dovrebbe partire, con tutte le incognite del caso, venerdì 25 luglio: ma niente è certo, neppure l'arrivo dei soldi necessari per proseguire con il campionato di Serie C, che vede gli alabardati regolarmente iscritti. Di tutto questo, nel corso della diretta mattutina di A Tutta C, il format di TMW Radio interamente dedicato al mondo della Serie C, ha parlato l'ex Ds dei giuliani Simone Grillo.

Un'iscrizione perfezionata con un esborso notevole, una cifra vicina ai 4 milioni di euro, e ora le tante e nuove incertezze. Come si spiega tutto ciò?

"Questa è la domanda che tanti addetti ai lavori si pongono, il perché forse lo sanno solo loro, e da quello che si evince non cercano neanche di vendere la società: presumo quindi ci siano dei motivi che veramente possiamo solo immaginare. Comunque l'iscrizione è stata effettuata ma mancano tanti soldi all'appello, numeri che comunque sono da altri palcoscenici: parliamo quindi di budget importanti, budget che in due-tre mesi si aggireranno intorno ai 5 milioni di euro. Purtroppo, e lo dico a malincuore, non la vedo bene".

Il Dg Menta ha dichiarato che, se arrivassero i soldi, richiamerà Tesser in panchina. Potrebbe a suo avviso accettare il tecnico?

"Mister Tesser non ha bisogno di presentazioni, e secondo me l'anno scorso è stato obbligato a tornare perché comunque era sotto contratto: ha fatto un ottimo lavoro da gennaio, quindi se guardiamo l'era Tesser la Triestina aveva un andamento da playoff. Non credo che accetterebbe una situazione così, un po' col bicchiere mezzo vuoto, perché ci sono anche 13 punti di penalizzazione da scontare a inizio stagione, e non è mai semplice convincere poi i calciatori ad accettare un progetto, anche se si chiama Unione".

Slitta pure il ritiro: non c'è solo il gap di punti da colmare, ma anche quello atletico e tecnico-tattico...

"La cosa che salta gli occhi è la mancanza del Ds e dell'allenatore: non c'è un'organizzazione in questo momento, è inutile prenderci in giro. Io spero solo che gli organi competenti possano assicurarsi che arriveranno questi soldi, e che ci siano per la prossima stagione, no che si assista a un altro caso tipo quelli di Taranto e Turris. Io sono legatissimo alla Triestina, ho fatto un campionato di C sempre dalla parte sinistra della classifica, abbiamo sfiorato la B contro Pisa, e vederla ora in una situazione del genere mi dispiace, soprattutto perché è una città con una tifoseria fantastica".

È probabilmente più idonea una partenza con un girone a 19 squadre?

"Sì, forse sì. Parlando anche da ex calciatore, non si può vivere in una società dove si deve sempre stare in allarme per l'arrivo degli stipendi, senza pensare al campo come si deve: diventa un'agonia interminabile, oltre poi a una brutta figura a livello federale. Bisogna evitare di ricadere negli errori passati".