Salernitana, patron Lombardi non paga i bonifici ai calciatori

Una corsa contro il tempo. Antonio Lombardi da una parte, Cesarano dall’altra ed una partita che bisogna chiudere nei primi giorni della prossima settimana. Il costruttore di Vallo della Lucania ha dato un segnale chiaro in tal senso non effettuando i bonifici, ad differenza di quanto annunciato nei giorni scorsi (esupportato dalle parole degli amici imprenditori vallesi), ai calciatori nella giornata di ieri. Un punto di penalizzazione certo che va a sommarsi ai due già previsti per il mancato pagamento di spettanze e contributi del terzo trimestre. Invece del bonifico il patron granata ha preferito far partire una missiva con destinatario Cesarano nella quale manifestava la volontà di cedere la società alle condizioni fissate nei giorni scorsi (totale accollo dei debiti senza buonuscita). Passaggio formale che aveva chiesto lo stesso imprenditore napoletano per evitare equivoci e strumentalizzazione. Stesso discorso per Lombardi che aveva la necessità di uscire da uno stato d’impasse per evitare nuove incomprensioni.
Nonostante ciò puntuale è giunta la stoccata del sindaco Vincenzo De Luca che ha mandato su tutte le furie Lombardi a tal punto da indurlo a minacciare azioni legali. Contestualmente le parti hanno proseguito a trattare attraverso i legali D’Aiuto (per l’attuale proprietà) e Mandara (per conto di Arturo Cesarano) con la consulenza del commercialista Antonio Sanges. L’imprenditore napoletano ha chiesto nuovamente lumi sull’utilizzo dei segni distintivi del club e sulla questione relativa alla sentenza di Napoli. Ieri pomeriggio, sollecitato da Sanges, il professore Rino Sica ha inoltrato ai legali un relazione dettagliata sulla questione relativa al marchio ribandendo che la nuova proprietà può tranquillamente utilizzare denominazione sociale e simbolo della Salernitana. Già ieri Lombardi aveva precisato che la questione con la curatela fallimentare sarebbe stata affrontata da lui direttamente con il ricorso in appello per chiedere la sospensiva del provvedimento (il Tribunale di Napoli ha condannato il club a pagare oltre tre milioni e mezzo di euro per l’utilizzo del marchio da parte della Salernitana Calcio). Sullo sfondo resta da limare anche la questione relativa alle garanzie bancarie. Questione che Cesarano è convinto di sbloccare incontrando Lombardi. Faccia a faccia che dovrebbe avvenire al più presto. Il tempo scorre e non c’è spazio per ragionamenti e polemiche sterili. In caso contrario si assisterebbe a scene già viste e riviste.
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