Zauli: "La retrocessione dalla B alla C è la peggiore, vedi il Perugia"
Nel corso della diretta pomeridiana di A Tutta C, il format di TMW Radio interamente dedicato al mondo della Serie C, è intervenuto mister Lamberto Zauli, subito interpellato per un commento al Crotone, che ha allenato per due stagioni: "Ritengo quella di Crotone una bella esperienza, anche positiva, perché sono riuscito a lavorare in una società molto importante, ma la promozione in B, difficile da raggiungere, non è arrivata, e rimane quindi un po' di rammarico per non aver centrato quell’obiettivo cui la società ambisce. È giusto che organizzi le sue annate per fare stagioni importanti, per altro in un girone, il C, veramente difficile, dove tutti gli anni si hanno 4-5 società importantissime che investono soldi molto importanti per andare in B: una sola, però, gioisce, mentre tutte le altre si leccano le ferite e devono ripartire. Non è mai semplice".
Il Crotone, però, sembra aver trovato la retta via, a differenza di un Perugia, nel Girone B, che sembra smarrito. Lei che lo ha allenato, come si spiega questo 'momento no' molto duraturo del Grifo?
"Anche qui, come a Crotone, si vive la brutta retrocessione che per me e per il calcio italiano, per le società, è la peggiore: quella dalla Serie B alla Serie C. È una retrocessione pesante, economicamente e d’immagine, e abbiamo visto spesso che le società che la subiscono poi fanno fatica nelle annate successive. Il Perugia più di tutti, l’ho vissuta l’anno scorso. Adesso hanno fatto questa scelta di tanti cambiamenti dopo un inizio veramente brutto, ma è una scelta che comunque sta apportando, anche se a piccoli passi, dei buoni risultati. La squadra da tre partite non perde, sta trovando continuità, però è chiaro che ne servirà tanta per uscire fuori da una situazione che si era messa veramente male".
Nel girone B la classifica è piuttosto strana, se così si può dire. Nella parte bassa ci sono tante formazioni che forse non ci saremmo aspettati di vedere lì; penso a esempio al Livorno.
"Sì, parliamo di blasone, ma in C poi conta tutt’altro. Spesso il calcio sarebbe al top se in queste piazze blasonate, dove il pubblico vive la squadra sette giorni su sette, ventiquattro su ventiquattro e quindi ci sono pressioni, si riuscisse a portare empatia dentro la squadra, dentro il gruppo, per fare grandi risultati. È vero anche che siamo veramente all’inizio, non siamo neanche a un terzo del campionato, quindi queste squadre hanno tutta la possibilità di uscire da questa situazione, ma è altrettanto vero che non è mai semplice, perché ci sono tante realtà che hanno già tanti punti, e quindi ci vorrà del tempo per cercare di riequilibrare un po’ il campionato, soprattutto per chi non è partito bene".
Guardiamo ora alle parti opposte delle graduatorie. Nel Girone A Vicenza in vetta con otto punti dal secondo posto, nel girone B ormai sembra una corsa a tre tra Arezzo, Ravenna e Ascoli mentre nel C ci sono Salernitana, Catania e Benevento che intendono rubare la scena alle dirette concorrenti. È presto per dire che una di queste squadre effettivamente la spunterà?
"Nel girone C ci metto anche il Cosenza per i primi posti, è una squadra che sta facendo molto bene. Se andiamo a leggere la formazione, nonostante un inizio difficile proprio per quello che dicevo prima - perché la retrocessione dalla B alla C non è semplice -, si nota che dentro la squadra ci sono tanti giocatori che hanno fatto anche la B, e lo stanno dimostrando sul campo: se il club manterrà questa rosa fino alla fine del campionato, potrà giocarsi le primissime posizioni. Per quanto riguarda il Girone A, è chiaro che tutti si aspettavano un Brescia competitivo, anche se è il suo primo anno dopo tutto quello che è successo; il Lecco sta facendo molto bene, mentre del Vicenza si parla del suo terzo anno da protagonista assoluto e in questo momento sembra veramente la squadra da battere. Tutto fa pensare che possa essere un’annata per loro non dico semplice ma comunque decisiva: è partito bene, ha dei punti di vantaggio importanti e penso che possa continuare fino alla fine con questa mentalità, con questa sicurezza, con questo entusiasmo".
Una piazza in cui invece è rinato un po’ l’entusiasmo, dopo un avvio difficile, torniamo al Girone C, è la Cavese, che ieri ha ottenuto l’ennesimo risultato utile consecutivo. Il tutto con mister Prosperi che nei mesi scorsi sembrava anche a rischio esonero. Che squadra sta vedendo?
"È chiaro che bisognerebbe stare dentro le squadre per capire, ma quando non arrivano i risultati si pensa subito al cambio d’allenatore. Questo però è il classico caso in cui probabilmente l’allenatore era il primo a subire i non risultati, ma l’ultimo a esserne responsabile. Oggi il gruppo sta venendo fuori, sta venendo fuori con personalità e con qualità. Una piazza come Cava de’ Tirreni, per la C, è una piazza importante. Sono contento che stiano facendo bene, ma soprattutto è un grande merito perché non è mai scontato uscire da una situazione difficile e farlo così bene".
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