Dg Virtus Verona: "La B? È giusto sognare, ma ci vogliono le risorse"

Diego Campedelli, direttore generale della Virtus Verona, ha tracciato un bilancio della stagione appena terminata dalle colonne de L'Arena: "La stagione è andata oltre le più rosee aspettative anche perché partivamo da un'estate nella quale ci avevano lasciato diversi veterani, anche di carisma. Saimo ripartiti da poche certezze, però siamo stati bravi tutti assieme a inserire bravi giovani ed amalgamarli. Qualche rimpianto? Mi piacerebbe capire cosa si sarebbe potuto fare senza tutti gli infortuni che ci hanno un po’ falcidiato la rosa".

"Il momento più bello dell’annata Virtus? Penso a quel filotto di cinque partite vinte all’inizio del girone di ritorno. Lì si percepiva che eravamo uniti, tosti e che per batterci i nostri avversari avrebbero dovuto giocare partite stratosferiche. Lì ho visto lo spirito Virtus e quella qualità dei singoli, inserita nel gruppo, che mi hanno fatto ricordare la squadra di due anni fa".

"E il momento più brutto? L’inizio fino alla vigilia del derby col Caldiero dell’andata. Lì navigavamo nei dubbi, temendo di avere esagerato con i giovani. Paure? Sì. Ma è giusto averne. Sapendo però che il campionato è lungo e che Gigi è un bravo allenatore e ha un passo in più anche sul piano psicologico. Sapevamo di poter migliorare, non sapevamo di quanto".

"Cosa manca alla Virtus per fare un altro step verso l’alto? Noi dobbiamo ringraziare i nostri sponsor perché ci danno una mano importante anche per sostenere un settore giovanile che in provincia è secondo, credo, solo a quello del Verona. Anche il lavoro di Cristian Cantarelli in questo senso è importante. Per fare un altro salto ci mancano altre risorse economiche".

"Obiettivi e sogni? La B resta orizzonte impossibile? È giusto sognare perché senza sogni non ci si alza nemmeno alla mattina per andare a lavorare. Però bisogna essere obiettivi: la Virtus ha il 59esimo budget della categoria per cui se dico che vogliamo andare in B devono volerci andare tutti".