Pro Vc, Santoni: "Ogni trofeo va giocato per vincerlo, strada più breve per premio playoff"
Reduce dal successo sull'Alcione Milano, la Pro Vercelli torna in campo domani in Coppa Italia Serie C contro l’Atalanta U23, un avversario fuori dal girone, quindi per il pubblico un’incognita. Ieri Ilario Iotti ha detto: «La vittoria chiama vittoria, l’appetito viene mangiando». Se la Coppa piace davvero alle Bianche Casacche lo ha spiegato nella conferenza prepartita mister Michele Santoni: "Prima di tutto complimenti a Ilario: ha detto esattamente quello che avrei detto io. Vuol dire che i senatori sono allineati, che abbiamo trasmesso gli stessi obiettivi. La Coppa Italia è un trofeo, e ogni trofeo va giocato per vincerlo. È la strada più breve per alzare qualcosa in Serie C: qui i giocatori che hanno vinto trofei importanti sono pochi. Noi ci proviamo con tutto. Dopo questo turno sei già a metà strada, quindi vogliamo andare fino in fondo, a prescindere dal premio playoff".
Ma che avversario è l’Atalanta U23? "Ostico e di qualità altissima. È una Under 23 “storica”, ben strutturata sul modello Atalanta: i ragazzi arrivano già pronti per quel sistema di gioco, lo fanno da anni. Sono tutti profili con prospettive importanti, alcuni da Champions League. È una squadra aggressiva, intelligente, che punisce ogni spazio che lasci. Però è giovane: ogni tanto qualche errore lo commette. Va affrontata con aggressività, concentrazione totale e cercando di sfruttarne le sbavature".
Poco tempo per preparare la partita, tre impegni in una settimana: "Turnover ragionato o formazione tipo? Non è turnover per snobbare, ma per mettere in campo la formazione migliore possibile contro questo avversario. Contro la Pergolettese abbiamo cambiato otto giocatori rispetto alla domenica prima e nessuno se n’è accorto: erano tutti giocatori che avevano già minuti nelle gambe. Ronchi forse era l’unico titolare per la prima volta, ma gli altri erano “volti noti”. Abbiamo un gruppo non numeroso ma di qualità, che sta alzando l’asticella partita dopo partita. Chi gioca, gioca per vincere, punto. Non tengo fuori qualcuno per “riposarlo” in vista di sabato: scelgo chi può far male all’Atalanta.
"Comi dal 1’? E chi tra i rientranti può avere più minuti? Comi entra di sicuro, a meno di imprevisti dell’ultima ora. Stesso discorso per Hibert. Valuteremo Frabotta e Audi: sono giocatori che ancora devono trovare ritmo partita pieno".
Sabato contro l’Alcione la Pro Vercelli ha fatto una partita molto “da Serie C”: solida dietro, tattica, sofferta ma vinta. È stato il primo vero esame di maturità superato: "Esatto. Abbiamo tenuto il 60% di possesso, creato 25 situazioni, calciato 10 volte in porta (loro 2 parate). Non tutte occasioni nitide, ma contro la quarta in classifica era una partita tattica. Il neo? Davanti potevamo pungere di più. Ma negli ultimi 10 minuti, quando tutti si aspettavano l’Alcione a spingere per il pari, siamo stati noi a sfiorare il 2-0 e il 3-0. Quello è il segnale: fisicamente stiamo bene e mentalmente vogliamo chiudere le partite. Un solo tiro in porta subito contro una squadra che in trasferta segna tanto è merito della compattezza difensiva. La vittoria è la miglior medicina: ora dobbiamo migliorare la fase offensiva senza perdere questi equilibri".
Domani c’è anche Vavassori, capocannoniere del girone e punto di riferimento dell’Atalanta: "Vavassori è fortissimo, ma se parlo solo di lui rischio di sminuire gli altri. Sono tutti ragazzi di altissimo livello fisico e tecnico, cresciuti nel sistema Atalanta che li fa esprimere al massimo. Noi dobbiamo rispettarli, studiarli e colpire dove lasciano qualcosa. Le Under 23, pur giocando un calcio spettacolare, ogni tanto concedono. Non sono prime nel loro girone: noi dobbiamo fare in modo che domani sia la loro giornata no e la nostra giornata sì".
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