Renate, debutto da sogno in A per l'ex Luca Gemello

Esordio nella massima serie, questa sera, per l'ex portiere delle "pantere" che lascia a secco Vlahovic e compagni
10.01.2022 23:40 di Francesco Moscatelli   vedi letture
Luca Gemello
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Luca Gemello
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Su certi giocatori bisogna mettere giù il pensiero, come si dice in Brianza. Perché sono in C di passaggio, perché la C rappresenta solo il primo step di una lunga crescita, perché è in provincia che ci si fa le ossa, modo di dire antico e sempre valido. Che bella che è la C, meravigliosamente democratica! Qui trovi di tutto: la vecchia gloria che ha ancora qualcosa da dire, l'atleta di categoria che pronuncia la terza lettera e che rifiuta il resto dell'alfabeto, il ragazzo che lascia magari anche solo temporaneamente la casa madre e viene buttato nel mare magnum del professionismo per capire se nuota, se galleggia o se fa gluglu.

Bella la serie C, bello scorgere nelle domeniche della Terza serie quei ventenni che hanno quel quid in più rispetto agli altri. Quelli che spiccano, quelli che "godiamocelo finché resta". Luca Gemello, nato a Savigliano, cresciuto nel Fossano prima di prendere un Toro per le corna, nel suo anno (lo scorso) in Brianza con la maglia del Renate ha offerto proprio queste impressioni. Un ragazzo con altri orizzonti, altri termini di paragone, altri perimetri da tracciare. Non tanto -o meglio: non solo- per le parate puntuali ma per l'atteggiamento. Perché è stato questo che ha fatto probabilmente pensare al Torino che questo ragazzo avesse realmente stoffa. Gemello ha debuttato questa sera in serie A (anche) perché Luca ha capito subito la realtà della serie C, affrontata nella scorsa stagione con umiltà, concentrazione, educazione nelle parole e nei fatti, costanza. Chi è destinato ad altri palcoscenici ha qualcosa in più, il "dentro" e il "fuori" dal campo in questo senso vanno sempre a braccetto.

E così, in Brianza, è stato quasi naturale vedere in questa serata il debutto di Gemello in serie A, un anno dopo le parate tra i pali di Meda. Non si sapeva quando, ma si era ragionevolmente sicuri sul che4-0 alla Fiorentina, porta inviolata, i complimenti del patron Cairo. Certo, tante sono le stelle che hanno sorriso a Luca nel cielo sopra il Grande Torino. L'assenza di Milinkovic-Savic, le non perfette condizioni di Berisha, la partita sontuosa di tutti i giocatori granata a partire da Bremer, la quantità inimmaginabile di errori degli avversari apparsi all'Olimpico involuti dopo un finale di andata in deciso crescendo. Ma le occasioni vanno colte e, per coglierle, bisogna esserci. Gemello c'è sempre stato, a partire dal ritiro estivo che lo ha visto vincere, di fatto, il duello con Sava per il ruolo di "terzo", passando per la bella prova nell'amichevole con il Bressanone (in quell'occasione, schierato con gli avversari, firmò tanti interventi che lo presentarono ulteriormente al mondo granata), continuando con un rinnovo contrattuale (2023) regalo post-natalizio e coronando il suo primo, vero sogno questa sera con una prova attenta.

Sollecitato quasi più con i piedi che nei guantoni (due le parate di un certo peso), il classe 2000 ha raggiunto oggi un punto di arrivo che domani sarà nuovo punto di inizio. Merito innanzitutto suo, merito di Juric e del Toro nell'offrirgli fiducia, merito un pizzico anche del Renate che avrà sì beneficiato dei contributi relativi al "minutaggio" ma che ha avuto lucidità nell'affidare le chiavi di una salvezza (ma alla fine molto, molto di più) ad un ragazzo che, in quell'agosto del 2020, era uno dei tanti e che lo ha sempre "coccolato" nei momenti -piuttosto rari, ad essere sinceri- di difficoltà. Questa è la serie C che deve essere. Una serie C che scommette, che pazienta, che incoraggia. E che vede un nuovo ragazzo tra i grandi, in una "prima" assoluta che non vuole essere l'ultima. Non vuole e non lo sarà.