Renate, Ranieri tra onde e fienili: "Vittoria meritata, giochiamo sereni"

14.10.2019 12:10 di Francesco Moscatelli   vedi letture
Roberto Ranieri
TMW/TuttoC.com
Roberto Ranieri

Il fienile e l'onda. Sono due le immagini che fotografano l'autunno d'oro del Renate che si issa solitario al secondo posto in classifica, non prende reti da 534 minuti e, con il Potenza, condivide la palma di squadra meno perforata nei campionati professionistici. Il fieno in cascina, iconografia del Renate saldo sui propri principi, sulla propria territorialità lombarda, su quel low profile che ti porta lontano. A metà (9 gare su 19) del girone di andata c'è il primo riferimento: a Renate si legge +12, non -4. Un bel tesoretto, un bel raccolto in vista dell'inverno, quando i campi diventano pesanti e gli infortuni scompaginano le carte. L'onda, simbolo del Renate che acquista nuove consapevolezze. Sesto risultato utile consecutivo, un filotto giocato con la responsabilità di essere favoriti dalla classifica, trovando le reti anche di chi quelle reti è chiamato solo a propiziarle. E' un'onda che il Renate ha costruito e sulla quale ora vuole starci più a lungo possibile, ben sapendo che la stagione è fatta di momenti e di cicli. E sarà quando l'onda esaurirà la sua forza che la pantera si renderà conto di essere già lontana.   

Ventidue anni, prodotto "Made in Zingonia", Roberto Ranieri è una delle tante note liete di questo primo quarto di stagione panterina. Arrivato il 7 Agosto quasi per ultimo all'interno di una sessione di mercato assai precoce, ha un ruolo delicato: il Renate saluta una delle sue colonne portanti, quel Pavan volato meritatamente in cadetteria per vestire la maglia del Cittadella, al centrocampo di Diana manca improvvisamente una pedina. Roberto ha iniziato a sudare in estate da solo, preparandosi da solo, sperando da solo dopo una discreta seconda parte di stagione all'Imolese. La chiamata arriva, la voglia è tanta perché essere stato a casa con quel telefono che non suona non è stato per nulla piacevole e quella maglia numero 4 diventa subito imprescindibile fin dal 4-2 di Coppa contro il Como. Anche l'emergenza in difesa aiuta in qualche modo a consolidare la posizione, con Damonte felicemente scalato di una linea. Roberto Ranieri non è probabilmente appariscente nelle giocate come il compagno di reparto Kabashi, ma garantisce al centrocampo nerazzurro idee, qualità e un rendimento sempre costante. Concretezza e niente fronzoli. In campo così come in sala stampa. Prolungare quanto più possibile la serenità di queste settimane: non serve altro sulla collina brianzola.    

"Non è stato facile -spiega il trevigliese classe '97- anche se, ad un certo punto, abbiamo fatto sembrare che fosse facile. Il Gozzano cerca di giocare palla costringendoti a rimanere bassi. Ma quando segni tre reti nelle prime tre azioni allora è difficile per tutti: forse potevamo spingere un po' nella ripresa, ma abbiamo amministrato il vantaggio ottenendo una vittoria sostanzialmente meritata. Ma è proprio il secondo tempo non giocato al massimo che ci suggerisce la presenza di ulteriori margini di miglioramento. Però in queste ultime uscite giochiamo bene, volendo anche con pochi pensieri visto che, al momento, la classifica ce lo consente. Questo ci permette di accentuare i nostri punti di forza: la difesa e una fase offensiva che vede l'intera formazione coinvolta, dato che oggi (ieri, ndr) ha segnato una doppietta Guglielmotti che è un "quinto" di centrocampo. Non abbiamo una rosa foltissima, dunque -come dice il nostro tecnico- finché c'è l'onda dobbiamo cavalcarla. La mia stagione? Ad inizio estate mi sono allenato da solo, poi è arrivata la chiamata di Magoni e non ho avuto problemi ad integrarmi nella realtà nerazzurra, nonostante in pratica abbia dovuto rimpiazzare un giocatore importante come Pavan. Qui gioco da play, un ruolo che mi piace e che, forse, mi si addice di più rispetto a quello di mezzala, casella in cui il Renate dispone di pedine un filo più muscolari; poi quando tornerà Magli (un reintegro che riconsegnerà probabilmente il riadattato Damonte alla mediana, ndrsarà comunque il tecnico a decidere la soluzione migliore".