Top & Flop di Novara-Carrarese

20.10.2019 18:22 di Francesco Moscatelli   vedi letture
Capanni, TOP Novara
TMW/TuttoC.com
Capanni, TOP Novara
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Nei duelli che costituiscono l'ordito del match, due le parole che vidimano il tabellino: riscatto e gioventù.

Vince il Novara, vince la voglia di voltare pagina dopo due KO di fila, vince la linea verde che ormai non è più leggerezza del debutto ma responsabilità da confermare di partita in partita. Sessanta minuti di assoluto dominio per i piemontesi che trovano in un quarto d'ora di gioco prima la rete del sempre più affidabile Collodel e poi il raddoppio di Bortolussi. Nel cesto c'è anche un palo di un Capanni a tratti straripante e tante altre conclusioni che ricacciano l'urlo in gola. Quanto avrà urlato mister Baldini negli spogliatoi? Probabilmente tanto, perché alla ripresa delle ostilità sono ben tre le maglie immaccolate che vedono un campo da riconquistare. Un pochino meglio, ma il cambio di passo non c'è. C'è una testata di Murolo su calcio d'angolo a rinfocolare le speranze toscane, ma il tabellino disegna la giusta distribuzione delle due inerzie: 2/3 monotematici, l'ultima mezz'ora con una Carrarese più di rabbia che di gioco. Novara interessantissimo laboratorio, Carrarese da rivedere. Un incidente di percorso; un passaggio a vuoto; un black-out passeggero. I margini per rubricare il primo tempo marmifero ad una contingenza passeggera ci sono ancora tutti. E li scopriremo mercoledì.

Ecco coloro che, a nostro avviso, sono risultati essere i migliori e i peggiori nel match giocato questo pomeriggio al "Piola" di Novara.

TOP:

Piscitella-Capanni (Novara): sono le due ali nel primo tempo a costituire il valore aggiunto della proposta calcistica novarese. Partono defilati (scambiandosi anche posizione), cercano lo scambio con Bortolussi, non hanno paura di cercare lo specchio. Bravo sia il nativo (calcisticamente) giallorosso che a Novara sta trovando una dimensione giusta nei tempi giusti (all'uscita dal campo viene seppellito da applausi a scena aperta), sia questo giovane umbro falso 2000 (di fatto è già un 2001) che, alla prima vera prova da unto da Banchieri, non stecca e anzi rilancia: con un palo e tanta personalità di chi non ha paura di sbagliare. Ed è da queste conclusioni (peraltro di ottima fattura, ma questo è già un passo successivo) che già si intuisce qualcosa di molto, molto promettente. Due ali di ottima qualità, inseriti ad ogni modo in un vestito appropriato. NON VINCERA' SEMPRE, MA PIACERA' SPESSO  

Forte (Carrarese): da rivedere la sua posizione (con la relativa indecisione sulla necessità di uscire o indietreggiare per proteggere lo specchio) in occasione del gol di Bortolussi. Una titubanza che, ad ogni modo, è figlia anche di una difesa che non offre certezze fin dai primi minuti. Ma se la Carrarese torna negli spogliatoi con un passivo tutto sommato colmabile (e il secondo tempo conferma che l'impresa poteva essere nelle corde) è anche per le manone dell'ormai esperto (classe '91) guardiapali cosentino. Almeno tre le minacce disinnescate prima dell'amara merenda: prima su Capanni, poi su Piscitella e infine nuovamente sullo scatenato baby-milanista. Mezzo punto in più, nel "5" collettivo, anche per il neo-capitano Murolo, autore della rete che autorizza ai sogni di rimonta sul finale di partita. IL RISULTATO NON DICE TUTTO

FLOP:

Buzzegoli (Novara): non la migliore prova per l'esperto regista che tornava a dirigere la mediana di Banchieri anche per l'indisponibilità di Fonseca. Nervoso fin da subito, non sembra al centro della scena. E allora diciamo piuttosto che i protagonisti sono altri, anche perché le corsie novaresi sono molto sollecitate nel gioco di Banchieri: il già citato trio d'attacco e questi giovani che sembrano non subire i primi titoli e i primi riflettori puntati, da Cassandro all'ormai certezza Collodel. Vittima di uno scontro di gioco allo scoccare della prima ora del match, lascia la contesa per un risultato che tanto al sicuro non fu. UN POMERIGGIO CHE NULLA TOGLIE, NULLA AGGIUNGE

Il centrocampo (Carrarese): numericamente e qualitativamente i toscani hanno perso il controllo del centrocampo fin dai primi minuti. Una difficoltà evidenziata in una mancata reazione al gol di Collodel, prima ancora del 2-0 che ha fatto sembrare il pomeriggio novarese come le rampe impietose del Mortirolo. La sostituizione di Foresta all'intervallo è una conferma, ma tutta la mediana marmifera, in verità, non ha funzionato con i vari Pasciuti e Damiani. Ed è stato un pomeriggio difficoltoso pure per gli esterni che quasi mai, nel primo tempo, trovano il fondo. Un passaggio a vuoto, dopo otto risultati utili consecutivi, ci può anche stare: l'importante è resettare tutto, perché il pullman che porterà il Como oggi vittorioso sotto le Apuane già scalda il suo motore... FA MALE NEI MODI, PIU' CHE NEL PUNTEGGIO