Top & Flop di Triestina-AlbinoLeffe

Top & Flop di Triestina-AlbinoLeffeTMW/TuttoC.com
Gündüz, TOP Triestina
Oggi alle 21:32Girone A
di Francesco Moscatelli

Poteva, doveva essere la partita della svolta per entrambe. E così è stata. Positivamente per entrambe. Positivamente per la Triestina (vincitrice per 5-2), perché affrontare il Vicenza con una prova così lussureggiante è una bella iniezione di fiducia. Perché sono andati in gol due volte Gündüz, due volte Ionita, una volta D'Urso e segnare fa sempre sopportare gli allenamenti e la fatica con ben altro spirito. Perché è un'altra prova del fatto che questa pazza rincorsa è possibile: serve tenacia, serve tecnica, serve concentrazioni, tutti ingredienti che nella dispensa di Attilio Tesser in qualche modo ci sono. Positivamente per l'AlbinoLeffe (sconfitta per 5-2, a segno De Paoli e Sali), perché finalmente termina la serie di prove interlocutorie (e per questo oggetto di interpretazioni varie, tutte più o meno plausibili, tutte più o meno vere, tutte più o meno assolutorie) e comincia l'esame della realtà. A volte meglio uno schiaffo che tante considerazioni. Meglio un "3" che tanti "5 e mezzo". Il tempo è dalla parte dei seriani, basta una buona diagnosi e una terapia adeguata.

Vediamo ora coloro che, a nostro avviso, sono risultati essere i migliori e i peggiori nella partita disputata questa sera allo Stadio "Nereo Rocco" di Trieste. 

TOP:

Gündüz e una buona qualità collettiva (Triestina): sere come queste dimostrano che la Triestina magari non sarà come il Vicenza, ma non è molto meno tecnica di un Lecco o un Union Brescia. Del resto questo mix di giocatori esperti e giovani di belle speranze, degli Ionita e degli Jonsson, rappresenta una squadra almeno da playoff con ambizioni. Poi la classifica dice altro, ma se questa è la Triestina allora non è impossibile la rimonta. Copertina aggiudicamente ovviamente da Teoman Gündüz, ventunenne turco nato a Berlino (un Yildiz della serie C, insomma), centrocampista offensivo che sulla trequarti è autorizzato a far stropicciare gli occhi. Grande personalità (lo si vede anche nella scelta di soluzioni non scontate), grande tecnica e un futuro che andrà senz'altro oltre l'arena della Terza serie. ULTIMA IN CLASSIFICA SOLO SULLA CARTA

I primi...dieci minuti di gioco (AlbinoLeffe): top breve, così come breve l'AlbinoLeffe che è piaciuto. Sì, l'inizio -come spesso accade- prometteva bene, poi quel tamponamento maldestro ha sbloccato il tabellino e ha costretto la "Celeste" a rincorrere per l'intera serata. E' una squadra -quella di Lopez- che ha comunque provato a giocare, con tanti calci piazzati segno di una ricerca delle pressione offensiva. Ma è un dato (quello di una vittoria schiacciante nel computo dei calci d'angolo e dei calci di punizione) che ovviamente presta il fianco anche ad una lettura più negativa. E in quanto a singoli è difficile parlare in una occasione come questa, con un tabellino così pesante. Si potrebbe dire Giacomo Sali, ma anche qui nel bene e nel male. Croce e delizia. Al debutto in C titolare fisso e tre reti non sono bottino personale da disdegnare per un ragazzo che ancora si sta costruendo. Ma quelle occasioni al vento...non torneranno più. ACHILLE E LA TARTARUGA

FLOP:

Una fase difensiva ancora troppo leggera (Triestina): troppi i segnali positivi per poter puntare questa sera il dito in casa giuliana. Del resto è una Triestina che ha diversi anni (2018) non vinceva in casa contro la squadra seriana. E dunque, come sempre, è giusto in onore dei vincitori parlare di "aspetti migliorabili". Senz'altro Tesser dovrà lavorare sull'intensità dei propri giocatori che, anche con i seriani, hanno accusato dei cali di concetrazione che hanno rischiato di rovinare tutto. Anche perché non va dimenticato che dal 3-1 la partita era a pochi centimetri dal 3-3, se Sali fosse stato più incisivo sottoporta. Insomma, una Triestina che oggi ha ampiamente meritato ma che è passata indenne da qualche suo errore. Con altri avversari più "cattivi" sarebbe finita in ugual modo? Tanti gli spazi concessi, tanto verde tra le linee di gioco: con un 5-2 in tasca ci si può concentrare bene. ALL'ORIZZONTE UNA SETTIMANA INTENSA, MA SERENA

Ortodossia al modulo e qualità nella rosa (AlbinoLeffe): quando si prendono 5 reti in una sera la prima azione da fare è evitare la caccia alle streghe. O ai capri espiatori. E' una (difficile) situazione che probabilmente rappresenta la sommatoria di tante "piccole" situazioni da rivedere. Sicuramente prima di tutto strategiche, ancora prima che meramente operative. Quello di Zanica è un campus davvero ragguardevole per il calcio di serie C (ma anche di B) e l'andamento in campo non è attualmente al passo di quegli investimenti. E anche la "mission" della formazione -che fa dell'AlbinoLeffe una mosca bianca rispetto al panorama professionistico- deve invocare almeno un progetto tecnico con qualche punto fermo in più. C'è formazione se c'è anche quella qualità che possa offrire una prospettiva, non c'è formazione se non si va oltre la linea di galleggiamento. Attualmente è una rosa che vede invece valori (troppo) omogenei, tutti fondamentalmente che possono stare in C ma tutti che in questa categoria faticano ad incidere. Non c'è (anche oggi è stato evidente) l'uomo che possa entrare nella ripresa (un D'Urso, tanto per fare un nome a caso) a dare quella sferzata che serve nei momenti di stallo. E non c'è nemmeno l'uomo che possa cambiare lo spartito tattico, cosicché i cambi sono sempre equivalenti e il 3-5-2 da identitario rischia di diventare prevedibile. Lopez ha dimostrato anche solo lo scorso anno di riuscire a far giocare bene l'AlbinoLeffe, al di là di Zoma. Obbedio ha vinto nei primi due anni blucelesti alcune scommesse, ma le scommesse sono appunto scommesse e non si può chiedere al D.S. di inventarsi sempre qualcosa e di tirare fuori il coniglio dal cilindro. Nè si può pensare che ogni anno un vivaio, per quanto solitamente prolifico, possa tirare fuori un Doumbia (così giusto per non nominare un giocatore del Norimberga). Insomma, le guide sanno guidare il pullman, lo hanno già dimostrato, ma a gennaio servono correttivi. Anche perché qualcuna dietro si sta risvegliando e la stessa Triestina dà l'idea di credere nella ricorsa. Al di là di un punteggio fin troppo roboante, è un 5-2 che rischia di fare vedere nero laddove è ancora "solo" grigio. Ma bisogna muoversi. A SUO MODO UNA SERATA CHE PUO' ESSERE "SVOLTA"