Triestina, Matosevic: "Ingenui sul gol preso, non abbiamo niente da perdere"
Kristjan Matosevic, portiere della Triestina, analizza la sconfitta in casa contro l'Union Brescia: "Siamo stati ingenui sul gol preso, nato da una punizione per noi al limite dell'area, una ripartenza sulla quale siamo stati puniti. E' un vero peccato, perché contro una squadra che è seconda in classifica secondo me abbiamo fatto una grande partita, creando diverse occasioni. Un pareggio sarebbe stato giusto, ma al momento gli episodi ci stanno girando contro, questa è la realtà. Dobbiamo andare oltre questa cosa, è vero che ci sta andando tutto contro ma nella situazione in cui siamo dobbiamo andare oltre a tutto, perché la squadra crede fermamente di potercela fare. Ce la stiamo giocando alla pari con tutti, comprese le più forti del campionato.
Dobbiamo guardare partita per partita perché stiamo lavorando bene, questa è la verità. Le cose che facciamo in settimana le portiamo sul campo la domenica e si vede, bisogna essere un po' più cattivi e furbi ma si va avanti, ancora più determinati di prima. Ho una rabbia addosso che mi rigiocherei subito un'altra partita, quindi si va a Vercelli con un solo obiettivo in testa, senza vie di mezzo, portare a casa i tre punti. Gli assenti? Si conta su chi c'è, chi poi tornerà sappiamo che potrà darci una grande mano. La squadra ci crede, credo si veda non solo dall'atteggiamento mio adesso ma da quello di tutti. Una squadra che non ci crede non combatte novantacinque minuti contro la seconda in classifica con una rosa importante per la categoria. Ci crediamo e continueremo a crederci fino alla fine, questo ve lo posso assicurare e promettere.
La penalizzazione? Se ci pensi è meglio che la chiudiamo qua, arrivederci e grazie. Cosa abbiamo da perdere? Io sono un ragazzo che abita a un quarto d'ora da qua, ha fatto il settore giovanile qua, da piccolo ha visto questa società fallire una volta. Abbiamo solo da guadagnare da tutto questo, si può fare. E se lo fai, secondo me si entra nella storia del calcio, questo deve darci la forza e la rabbia per fare questo miracolo. Oggi si è visto ancora che siamo un bel gruppo, che ognuno corre per il compagno, ci manca forse un po' di cattiveria ma la vita è piena di miracoli, bisogna credere".
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