Gubbio, Di Carlo: “In piena emergenza questo punto va preso e tenuto stretto”
Domenico Di Carlo si presenta in sala stampa con toni fermi e un’analisi lucida di Gubbio-Torres, chiusa sullo 0-0. Il tecnico rossoblù parte dall’unico aspetto che ritiene davvero non negoziabile: l’atteggiamento. “Avevo chiesto una risposta dopo la Pianese, sotto il profilo dell’aggressività e del non mollare un centimetro. E quella risposta c’è stata”.
Di Carlo entra poi nel dettaglio della situazione: panchina ridotta all’osso, giocatori recuperati all’ultimo minuto, altri costretti a stringere i denti. “Avevamo ragazzi in panchina con le scarpe da ginnastica. Questo fa capire che tipo di difficoltà stiamo vivendo. Alcuni si sono allenati appena stamattina per provare a esserci”. In questo contesto, il pareggio diventa un risultato da accettare: “Non soddisfa nessuno, né i tifosi né noi, ma in questo momento ci permette di tenere dietro la Torres”.
Sul piano tecnico, l’allenatore ammette i limiti offensivi: “La qualità a tratti non è arrivata. Abbiamo cambiato modulo per cercare più soluzioni davanti, ma giocare dentro contro una squadra come la Torres è complicato. Forse potevamo sfruttare meglio le corsie”. Positivo invece l’ennesimo episodio di resistenza in inferiorità numerica: “Anche oggi, come a Livorno, abbiamo finito in dieci e siamo rimasti in partita”.
Non manca un passaggio sull’espulsione di Conti, letta come episodio figlio dell’inesperienza: “È un ragazzo giovane, imparerà. A me non piacciono le espulsioni, voglio finire le partite in undici. Su questo dobbiamo crescere”. Di Carlo respinge però l’idea di una squadra mentalmente fragile: “Oggi i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano, anche oltre i propri limiti fisici”.
Ampio spazio anche al tema infortuni, affrontato senza cercare alibi ma spiegando la sequenza degli eventi: “Dopo Ravenna, su un campo pesantissimo, è iniziata questa catena. Tre partite ravvicinate hanno costretto alcuni giocatori, che non avevano fatto preparazione, a tirare sempre al limite. Quando poi si fermano a rotazione, sei costretto a recuperarli all’ultimo senza allenamenti”.
Lo sguardo va ora al futuro prossimo, con cauto ottimismo: “La settimana prossima recupereremo diversi giocatori. Già questo cambia lo scenario. Arrivare a Pineto con più soluzioni è fondamentale, ma soprattutto lo è la sosta: lì dobbiamo recuperare quasi tutto l’organico”. La conclusione è un messaggio di fiducia: “Quando siamo stati al completo abbiamo sempre giocato partite di spessore. Recuperare i giocatori è la priorità. Questo punto ce lo prendiamo e ce lo teniamo stretto, poi tornerà il Gubbio che conosciamo”.
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