Perugia, Braglia: “Credo in questa squadra. Ora servono risposte, non alibi”

Perugia, Braglia: “Credo in questa squadra. Ora servono risposte, non alibi”TMW/TuttoC.com
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Ieri alle 22:30Girone B
di Laerte Salvini

Alla vigilia della trasferta di Carpi, il tecnico del Perugia Piero Braglia ha incontrato la stampa per presentare una gara che arriva dopo un ritiro, un’amichevole e una settimana di intenso lavoro: “È stata una settimana importante, positiva. Abbiamo lavorato tanto e come volevamo.Adesso serve la risposta del campo, che è sempre il vero giudice. Sono contento di come si sono allenati i ragazzi, dell’impegno e della disponibilità che mi hanno mostrato. Mi aspetto una prestazione diversa, soprattutto nell’atteggiamento: è da lì che passa il risultato. Sono convinto che questa squadra abbia i mezzi per tirarsi fuori da questa situazione, ma serve continuità e fiducia”.

Sulle condizioni della squadra, il tecnico ha confermato che Megelaitis sarà convocato: “Viene con noi, non è nulla di grave, valuteremo domani. Siamo questi, inutile piangersi addosso: bisogna reagire e concentrarsi su chi c’è. Gli assenti non ci portano punti, i presenti sì”. Braglia ha poi commentato la scelta della società di affidare la fascia di capitano al giovane Lunghi: “È una decisione della società che rispetto. La fascia conta poco, il leader resta tale anche senza simboli: Angella è il punto di riferimento dello spogliatoio, ma questo gesto serve a dare un segnale. Ci sono ragazzi che spingono e meritano fiducia”.

Riflettori anche su Bartolomei, reintegrato in gruppo su richiesta dell’allenatore: “L’ho chiesto io. È un giocatore positivo, esperto, parla poco ma bene, e non ha mai creato problemi. I compagni sentivano la sua mancanza e ho ritenuto giusto riportarlo dentro: può dare tanto in campo e fuori, soprattutto a un gruppo così giovane”. Guardando al match, Braglia avverte: “Il Carpi è una squadra che spinge tanto, con idee chiare e qualità. Gioca bene e si vede che è stata preparata con attenzione. Noi dobbiamo controbattere in ogni zona del campo e mettere in pratica ciò che abbiamo provato. Più vedo lavorare questi ragazzi, più ci credo. Ma ora servono fatti: è il momento di dare risposte, non alibi”.