Perugia, Cangelosi: "Gestiamo male la palla, complimenti all'Ascoli"

Perugia, Cangelosi: "Gestiamo male la palla, complimenti all'Ascoli"
Ieri alle 22:50Girone B
di Stefano Scarpetti

Delusione è il sentimento prevalente in casa Perugia dopo la sconfitta interna contro l'Ascoli per 2-0 . Si presenta in sala stampa il tecnico Vincenzo Cangelosi, che cerca di dare la spiegazione su cosa non è andato. Ecco le dichiarazioni raccolte da calciogrifo.it "Il primo tempo lo abbiamo fatto come avevamo preparato, ma dobbiamo evidentemente aggiustare la gestione dei tanti palloni che conquistiamo. Abbiamo marcato uomo a uomo dappertutto per non farli giocare ma se poi rubi palla e la regali quasi subito devi ricominciare a lavorare sulla pressione, nel secondo tempo anche per caratteristiche ho preferito cambiare chi aveva speso di più. Il rigore piuttosto casuale ha sbloccato la partita più dal punto di vista mentale che fisico”.

Ha poi proseguito riguardo al futuro: "Dobbiamo lavorare, non dobbiamo mollare. Oggi ci può stare perdere contro una squadra forte e organizzata, il gioco si sviluppava un’azione a noi e una loro, nel primo tempo qualche volta siamo arrivati in porta e abbiamo preso un palo con Giunti ma loro davano la sensazione di una maggiore decisione. La squadra ha capito cosa deve fare ma non riesce a farlo nella fase offensiva, poi diventa un problema mentale ma dobbiamo avere la perseveranza di non mollare a prescindere dai moduli per togliere i difetti, la ritengo più un problema psicologico. Sono cose alienabili quando arriva una vittoria, quella ti fa scattare dentro qualcosa di diverso”.

Fa male per gli umbri la sconfitta anche per la rivalità con i bianconeri: "Capisco che era una partita sentita ma se una squadra si dimostra superiore non c’è nulla di offensivo, si può perdere visto che si sono dimostrati più forti. Poi ragionando sul campanilismo è un altro discorso, io faccio i complimenti all’Ascoli che ha grossa organizzazione. Abbiamo cercato di metterli in difficoltà e per un’ora ci siamo riusciti ma non si può pensare di fare una partita di grossa intensità in fase difensiva e poi quando hai la palla dai una brutta impressione. Mi rendo conto che io sono l’allenatore e io devo aggiustare la baracca ma il problema è quello”.