Pineto, Tisci: "La qualità dei singoli decisiva per la vittoria"

La conferenza stampa di Guidonia Montecelio-Pineto, terminata 0-2 in favore degli abruzzesi al Domenico Francioni di Latina. Al termine del match ha parlato mister Ivan Tisci, allenatore del Pineto.

Il secondo gol è arrivato nel momento in cui il Guidonia-Montecelio cercava più pressione con palle lunghe sugli attaccanti. Quanto è stato importante sfruttare così le ripartenze?
"Era fondamentale, lo sapevamo e siamo stati bravi a farlo. Poi abbiamo gestito la gara, ma è stata una partita difficile come mi aspettavo, contro una neopromossa che ci ha dato filo da torcere. Non è stato semplice. I miei ragazzi sono stati bravi a stare in partita e a soffrire, perché in tutte le gare ci sarà sempre da soffrire. Abbiamo portato a casa una vittoria meritata e importante."

Qual è stato l’aspetto su cui avete maggiormente lavorato in settimana per colpire i punti deboli del Guidonia-Montecelio?
"Lo avevo detto già nel pre-gara: con un giorno in più di lavoro abbiamo analizzato le caratteristiche della squadra, che aveva fatto bene nelle prime due uscite. Ci aspettavamo questo tipo di partita, avevamo solo il dubbio sulla disposizione iniziale in attacco. Hanno scelto una soluzione diversa, ma noi eravamo pronti. Siamo stati bravi a resistere quando hanno alzato la pressione. Anche il nostro portiere è stato determinante. La gara era stata preparata così e i ragazzi l’hanno interpretata bene. Poi ci vuole la qualità dei singoli, e oggi i miei hanno sfruttato le occasioni per regalarci una vittoria importantissima."

Oggi si è visto un utilizzo intenso del VAR. Cosa ne pensa?
"Per ora non ho grandi cose da sottolineare. Ho fatto i complimenti alla terna perché dovranno avere pazienza nei nostri confronti, degli allenatori e di tutto quello che succede in campo. Credo abbiano fatto bene. Noi non abbiamo avuto necessità particolari, salvo qualche dubbio. Io cercherò di sfruttarlo senza trasformarlo in un’arma che crei confusione. I minuti di stop possono essere pericolosi, ma oggi è andata bene. Per me vale come il VAR: a volte a favore, a volte contro. Sono tranquillo."

Al 92’ ha continuato a chiedere pressing alto, segnale di una squadra in grande condizione fisica.
"Sì, perché la nostra caratteristica è quella di tenere gli avversari il più lontano possibile dalla porta. Sapevamo che loro avrebbero cercato le palle lunghe per gli attaccanti e le seconde palle, quindi era importante forzarli a giocare. Anche con i cambi, ho chiesto di mantenere pressione per non concedere facilità. Nel finale ho perso un po’ la voce perché sapevo che era importante non concedere nulla."

La squadra è sembrata molto brillante nonostante siamo solo alla seconda giornata. Su cosa ha lavorato di più in preparazione?
"Sono molto contento. Quest’anno ho avuto la possibilità di partire dall’inizio, a differenza della scorsa stagione quando subentrai. Conoscevo la squadra, l’avevo allenata per 18 mesi, quindi ho potuto organizzare la preparazione su misura, sapendo bene caratteristiche tecniche e fisiche. Il nostro è un calcio dispendioso, fatto di sacrificio nelle due fasi, quindi abbiamo lavorato molto su questo. Ho la fortuna di avere un gruppo che per l’80% conoscevo, e con lo staff abbiamo fatto un grande lavoro. Credo che i margini di crescita siano ancora tanti."

È soddisfatto della campagna acquisti chiusa oggi?
"Sì, assolutamente. Già ero molto contento del lavoro fatto dal primo giorno insieme al direttore e al presidente, con cui c’è stata grande sintonia. Non dovevamo stravolgere nulla, solo inserire giocatori motivati e adatti al Pineto, che ha un’identità precisa. Sono molto contento di come si è chiuso il mercato: è rimasto Bruzzaniti, che oggi ha dimostrato la sua serietà dopo un periodo particolare, e abbiamo preso D’Andrea, un giocatore che volevamo fortemente per caratteristiche tecniche e caratteriali. La squadra è stata completata con intelligenza, senza snaturare ciò che già avevamo. Oggi si è visto."