Top & flop di Cesena-Triestina

15.09.2019 20:35 di  Marco Grugni   vedi letture
Andrea Ferretti, Top Triestina
TMW/TuttoC.com
Andrea Ferretti, Top Triestina
© foto di Federico Gaetano

È stata una sfida dalle mille emozioni quella andata in scena al “Dino Manuzzi”; a spuntarla, con il finale di 3-2,  è il Cesena che raggiunge i tre punti al novantesimo, dopo che gli ospiti erano riusciti a rimontare il doppio svantaggio.

La gara si apre con la Triestina che parte forte e reclama un calcio di rigore per atterramento di Gatto, ma è il Cesena a passare alla prima occasione: De Feudis inizia l’azione che passa per i piedi di Borello prima e Capellini poi, sul suggerimento arretrato il più lesto è Zecca che sblocca il risultato con un preciso rasoterra che si insacca alla sinistra di Matosevic, vanamente proteso in tuffo. Reagiscono subito i giuliani con Gatto che penetra dalla destra e mette in mezzo, il pallone arriva sui piedi di Granoche che commette un errore impensabile per un giocatore della sua esperienza. Con il passare dei minuti si affievolisce la spinta ospite, con i bianconeri capaci di rendersi pericolosi ogni volta che si affacciano dalle parti dell’area avversaria. Brignani di testa prima e Butic di sinistro poi chiamano l’estremo difensore ospite a due grandi salvataggi.

Nella ripresa Pavanel ridisegna la squadra con 3 cambi e un nuovo modulo, il 4-3-3, ma i suoi piani paiono naufragare nel giro di pochi minuti: prima Malomo si fa espellere per fallo da ultimo uomo, poi Borello raddoppia al termine di un contropiede rifinito da Zecca. Il doppio vantaggio dovrebbe mettere al sicuro i padroni di casa, ma non è così: gli alabardati, di nervi e di rabbia, trovano con Giorico e Granoche un’incredibile pari nel giro di 180 secondi. Bravi entrambi i marcatori a farsi trovare pronti sottoporta e a correggere in rete due conclusioni innocue. A questo punto è il Cesena a non essere soddisfatto del risultato. Il forcing finale non produce granchè, fino a quando lo scatenato Zecca vede il suo slalom nell’area avversaria interrotto dallo sgambetto di Scrugli. È l’episodio che svolta l’incontro: Sarao dal dischetto non sbaglia, il Cesena ritrova il vantaggio che non perderà più, nonostante gli ultimi assalti degli alabardati. Da segnalare, infine, l’espulsione in pieno recupero di Valencia, autore di un’entrata fuori tempo su Paulinho. In classifica, balzo in avanti del Cavalluccio che sale a quota 6, male invece la Triestina ancorata a quota 4 punti.

Di seguito, i Top & Flop del match:

TOP

ZECCA (Cesena): determinante in ogni azione che termina sul tabellino: al minuto 7 porta già in vantaggio i suoi con un preciso destro su assist di Capellini. Nella ripresa le sue ripartenze sono letali: prima costringe al fallo da espulsione Malomo, poi serve con un preciso esterno il solissimo Borello che si trova la strada spianata verso in gol. Nel finale, l’ennesimo spunto viene premiato con il calcio di rigore che consegna altri 3 punti ai suoi. INDIAVOLATO

FERRETTI (Triestina): inserito nell’intervallo a sostegno della coppia d'attacco titolare, Gomez e Granoche, che poco aveva combinato, porta maggiore verve all’attacco biancorosso. Dal suo tentativo di concludere al rete sugli sviluppi di un calcio d’angolo nasce il pareggio firmato dall'ex di giornata Granoche. VITAMINICO

FLOP

DIFESA SUI CALCI PIAZZATI (Cesena):  ha giocato tutt’altro che male il Cesena, ma lo sbandamento che ha portato la Triestina a realizzare due reti in pochissimi minuti ha rischiato di vanificare tutto il lavoro svolto. I troppi gol subiti da calcio da fermo sono stati, nelle ultime settimane, un capo d’accusa verso il tecnico Modesto. Evidentemente c’è ancora da lavorare, visto che i due gol subiti sono pervenuti da azioni fotocopia. BLACKOUT

CENTROCAMPO (Triestina): per la difesa è stata sicuramente una giornata da dimenticare, ma buona parte dei demeriti va condivisa con un reparto incapace di arginare le offensive ospiti. Nel primo tempo, i quattro di centrocampo non sono mai riusciti a trovare una soluzione alle ripartenze del Cesena, che quando recuperava palla verticalizzava immediatamente non trovando opposizione fino al limite dell’area. È il reparto sul quale Pavanel è intervenuto di più nell’intervallo, con gli inserimenti di Paulinho e Beccaro e il passaggio da 4 a 3. Ma qualcosa non ha funzionato anche nella ripresa. DISARMATI