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Casertana, la svolta di Coppitelli: identità ritrovata e numeri da zona playoff

Casertana, la svolta di Coppitelli: identità ritrovata e numeri da zona playoffTMW/TuttoC.com
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 11:30Girone C
di Laerte Salvini

La trasformazione tattica della Casertana rappresenta uno dei casi più nitidi di evoluzione tecnica e gestionale nel Girone C di Serie C. Il passaggio alla difesa a tre introdotto da Federico Coppitelli nelle ultime settimane ha modificato non solo l’identità posizionale dei rossoblù, ma anche la loro resa numerica, restituendo una squadra più solida, più organizzata e, soprattutto, più efficace nelle due fasi. La curva dei risultati è eloquente: nelle sei gare disputate con il nuovo sistema i falchetti hanno raccolto 11 punti, la stessa cifra maturata nelle prime otto giornate giocate con la linea a quattro. La media punti è così cresciuta fino a 1,57, con una proiezione da piena zona playoff, mentre la media realizzativa è passata da 1,2 a 1,5 gol a partita, compensando anche l’assenza di un contributo costante da parte degli attaccanti più attesi.

In un contesto di campionato estremamente competitivo, la Casertana ha saputo incrementare la propria produzione offensiva senza squilibrare la fase difensiva, che ha mantenuto una soglia di gol concessi quasi invariata, pur affrontando avversarie di livello superiore come Catania e Salernitana. La squadra concede oggi 1,29 reti di media a incontro, un valore sostenibile se rapportato all’evoluzione strutturale della formazione e alla stabilità mostrata nei momenti chiave. Il dato dei gol subiti evidenzia inoltre una distribuzione più omogenea tra primo e secondo tempo, con un gol incassato ogni 70 minuti in media, segnale di una capacità crescente di rimanere competitivi lungo l’intero arco della gara.

L’adozione del 3-5-2, con varianti calibrate nella densità del centrocampo, ha permesso di valorizzare una squadra più efficace nel palleggio e nell’attacco degli spazi, aumentando il volume dei tiri (10,6 a partita) e la qualità delle conclusioni, come testimonia l’xG medio di 1,37. La compattezza interna alla manovra si riflette anche nella percentuale di possesso (47% complessivo) e nella distribuzione del pressing, più focalizzata sulle zone centrali e meno dispendiosa sugli esterni. Tutto questo si inserisce in un quadro di rendimento equilibrato tra casa e trasferta: al Pinto i rossoblù producono 1,67 gol di media contro gli 1,13 lontano dal proprio stadio, concedendo rispettivamente 1,5 e 1,13 reti, con un andamento che fotografa una squadra più verticale fuori casa e più strutturata nelle partite interne.

Un ulteriore elemento di solidità arriva dalla gestione della rosa. Il contributo dei subentrati è diventato determinante: a Potenza, contro il Sorrento, Kallon e Llano hanno confezionato l’azione del 2-1 dimostrando una profondità che la Casertana non aveva saputo esprimere con continuità nel primo blocco di stagione. È significativo notare come, nelle ultime cinque partite, la squadra abbia trovato punti preziosi anche in gare complicate, riuscendo a mantenere un rendimento costante che la conferma al settimo posto della classifica.

La capacità della Casertana di migliorare la propria posizione entro la sosta dipenderà anche dalla gestione degli sforzi nelle cinque partite che precederanno il giro di boa, con una rotazione obbligatoria e un minutaggio che verrà distribuito con maggiore attenzione, soprattutto tra gli interpreti chiamati a sostituire gli attaccanti meno incisivi numericamente. I numeri di Proia e Bentivegna, entrambi a quota cinque gol, certificano un rendimento costante, ma non sufficiente per un reparto che con Vano ancora fermo a zero reti e con Casarotto e Kallon fermi a una marcatura ciascuno deve migliorare la propria incidenza negli ultimi metri.

La prossima sfida contro la Cavese, avversaria in crescita e reduce da nove punti in cinque partite, rappresenta un passaggio chiave non solo per la classifica, ma anche per testare l’efficacia del nuovo assetto contro un modulo speculare. Le difficoltà storiche dei rossoblù contro sistemi simili rendono la gara del Pinto un banco di prova tattico, ulteriormente complicato dall’assenza molto probabile di Bentivegna, miglior marcatore stagionale con cinque reti, ancora limitato da un fastidio muscolare. L’analisi del calendario sottolinea l’importanza di questa finestra: dopo la Cavese arriverà il recupero contro l’Atalanta U23, altra sfida casalinga che potrebbe dare ulteriore slancio a un gruppo entrato nella fase più delicata del girone d’andata.