Cavese, Prosperi: "Non c'è un caso Piana. Se risultati non arrivano, io primo responsabile"

Con la sconfitta casalinga odierna contro il Trapani, sembra che la Cavese abbia fatto un passo indietro rispetto alle ultime due gare. Le vittorie di Monopoli e la buona prestazione a Salerno potrebbero aver mascherato i limiti tecnici della squadra: "Non è stata una partita brillante come le ultime due, ma non credo che la squadra meritasse la sconfitta - ha evidenziato in sala stampa mister Fabio Prosperi. - Nel primo tempo siamo stati un po’ lenti, non abbastanza aggressivi, e abbiamo perso molti duelli uno contro uno. Tuttavia, abbiamo avuto quattro o cinque occasioni importanti. Contro squadre con qualità superiore, come il Trapani, si paga ogni errore. Se penso che ci siano stati errori nella costruzione della rosa? Ognuno ha il suo pensiero, io mi occupo di allenare al meglio. Sicuramente sto facendo errori, perché mi analizzo dopo ogni allenamento e partita. Devo riflettere su cosa facciamo bene o male. Oggi abbiamo preso un gol banale in un momento in cui il Trapani non aveva creato grandi occasioni. Noi, invece, abbiamo avuto un’occasione clamorosa dopo 10-15 minuti e altre nel secondo tempo. Non è corretto dare una risposta su eventuali errori di costruzione, sto sicuramente sbagliando qualcosa anch’io"-
Su un possibile 'caso Piana', Prosperi ha dimostrato di non essere d'accordo: "Non c’è nessun caso Piana. Ha avuto un infortunio, è arrivato senza preparazione, e ora sta ritrovando la condizione. Cionek ha fatto buone partite, quindi ho dato continuità al suo ruolo, dato che fanno lo stesso. È una scelta tecnica per premiare le prestazioni di Cionek. Posso sbagliare, come tutti, anche gli allenatori che vincono scudetti. Io alleno con dignità professionale, dando il massimo. Se i risultati non arrivano, il primo responsabile è l’allenatore, ma non tiro la croce addosso a nessuno. Sono un dipendente della Cavese, cerco di controllare ciò che posso, senza pensare ad altre dinamiche".
Gli infortuni nei primi minuti hanno condizionato il piano gara e ritardato i cambi: "Gli infortuni non hanno fatto rivedere il piano gara, ho solo cambiato gli interpreti per forza. Ci hanno tolto la possibilità di fare cambi che avrei voluto tra primo e secondo tempo. Dopo la partita col Giugliano, con due slot bruciati in 20-30 minuti, ho avuto solo uno slot disponibile, e i tre cambi erano pronti prima del gol, ma il rigore è arrivato 30 secondi prima. Emotivamente, non sono tranquillo, sono onesto. Non ho nulla da rimproverarmi professionalmente, perché lavoro con serietà e onestà. Le preoccupazioni ci sono sempre, anche dopo Monopoli, ma non faccio sceneggiate. Devo lavorare al meglio, facendo errori, ma anche qualcosa di positivo".
Quando la squadra non gioca con intensità, emergono i limiti tecnici di alcuni singoli: "Se c’è un problema fisico che impedisce prestazioni come contro Catania o Monopoli? E manca un attaccante principe che sfrutti poche occasioni? Non è una critica, ma un dato di fatto: non siamo una squadra estremamente fisica, siamo piuttosto “piccolina” e nei duelli individuali possiamo pagare. Dobbiamo lavorare sull’intensità, ma non sempre riusciamo a mantenerla al massimo. Potremmo fare qualcosa di diverso, è da valutare. Il Trapani ha attaccanti che fanno la differenza, noi no, ma dobbiamo compensare con il collettivo e l’intensità".
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 7/2017 del 29/11/2017
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore Responsabile: Ivan Cardia
© 2025 tuttoc.com - Tutti i diritti riservati
