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Dg Picerno: "5 anni di successi, vorremmo essere un modello da imitare"

Dg Picerno: "5 anni di successi, vorremmo essere un modello da imitare"TMW/TuttoC.com
Oggi alle 12:45Girone C
di Redazione TC

Nel corso della diretta mattutina di A Tutta C, il format di TMW Radio interamente dedicato al mondo della Serie C, è intervenuto il Direttore Generale del Picerno Vincenzo Greco, che ha parlato dopo la vittoria dei suoi sul Foggia: "Dopo le vittorie si sta sempre bene, si acquista positività e si affronta la settimana con maggiore serenità, ma con la consapevolezza che comunque c'è sempre tanto da lavorare per raggiungere degli obiettivi importanti in un campionato complicato come quello del Girone C di quest'anno".

Lavoro sicuramente già ottimale, considerando che è partito un nuovo ciclo. E con una sorta di anno zero, qualche intoppo può pure esserci...

"Veniamo da cinque anni di successi, per quello che è la piazza di Picerno, una piazza piccola che si affaccia al professionismo da soli cinque anni. Ovviamente, non avendo grande blasone, non avendo una storia calcistica importante, i risultati che abbiamo conseguito in questi cinque anni per me sono straordinari, visto che ci siamo sempre qualificati ai playoff per buona parte delle stagioni, abbiamo occupato le prime posizioni in classifica, abbiamo fatto delle plusvalenze, abbiamo lanciato giovani calciatori verso campionati importanti. Per noi questo è un grande motivo di orgoglio, vogliamo continuare su questa strada, ma era necessario chiudere un ciclo, sia noi che i calciatori avevamo bisogno di nuovi stimoli: ecco quindi che abbiamo ringiovanito la rosa, abbiamo cambiato tanti calciatori, ne sono andati via 14 e arrivati 15, e abbiamo dato l'opportunità a un allenatore che si confronta con i professionisti per la sua prima volta, nonostante abbia allenato da tanti anni squadre di Serie D e abbia quindi un bel bagaglio alle spalle. Mi auguro che con il lavoro e con le competenze si riescano a tracciare delle linee ben precise e a ottenere dei risultati sportivi importanti: la nostra priorità rimane quella di consolidarci in questa categoria, di raggiungere la salvezza quanto prima e poi magari puntare a nuovi obiettivi".

A proposito di mister Claudio De Luca, dopo sette giornate vi sentite soddisfatti di quello che è stato il suo percorso di crescita?

"Siamo assolutamente contenti della scelta che abbiamo fatto. Ovviamente non azzardiamo delle scelte a occhi chiusi, sono tutte ponderate, e in questo caso c'era una conoscenza del professionista a cui abbiamo affidato la guida tecnica, soprattutto perché l'anno scorso ha già lavorato con noi assumendo il ruolo di allenatore in seconda di Tomei. Siamo assolutamente in linea con i programmi, c'è qualcosa da migliorare perché ci sono delle defezioni, ma con il lavoro sono convinto che miglioreremo tanto, la squadra crescerà ancora di più. Noi, come ho detto poco fa, non abbiamo assolutamente l'ossessione del risultato a tutti i costi. Alla fine anche quattro anni, con Longo, i risultati non arrivavano, ma lo abbiamo aspettato, gli abbiamo dato il tempo di far crescere la squadra, i risultati sono arrivati e il mister ha spiccato il volo ottenendo dei risultati importanti, tanto che oggi allena una delle squadre più importanti della Serie C. Così come è avvenuto per Tomei, nonostante l'anno prima fosse stato esonerato lo abbiamo chiamato alla guida della nostra squadra, e oggi è un allenatore che sta facendo parlare di sé perché sta facendo un campionato importante e guida una squadra che ha la miglior difesa d'Europa. Questi sono tutti motivi di orgoglio per noi, vuol dire che lavoriamo bene, che le scelte che facciamo non sono scelte azzardate, ma sono scelte abbastanza ponderate e dietro sempre c'è una giusta valutazione e questo avviene grazie alle nostre competenze. Mi auguro che anche con mister De Luca quest'anno si ottengano dei risultati positivi per permettere poi anche a lui di spiccare il volo".

"Programmazione", parola chiave, ma sembra che in Italia non si sappia più farlo. Si guarda solo al risultato. Perché si ragiona così?

"Non mi permetto di giudicare il lavoro altrui, sono un umile Direttore di C, ma è vero che in Italia c'è un mal costume che è quello legato ai risultati, non si ha la pazienza di aspettare il lavoro, tutto deve avvenire subito, tutto si deve ottenere subito: i calciatori, però, hanno bisogno di un percorso di crescita, di un tempo di maturazione, che gli permette di acquisire maggiore consapevolezza delle proprie capacità. E ciò non vale solo per i calciato, ma anche per gli allenatori, per i dirigenti. Noi come Picerno, nel nostro piccolo vorremmo essere un esempio, un modello da imitare per tanti, perché io vedo tante società in Serie C che improvvisano, che investono milioni di euro ma senza un criterio logico, senza una programmazione: noi già agli inizi di giugno, prima che inizi la nuova stagione, individuiamo già quelli che sono i calciatori che dobbiamo portare in rosa e partiamo in ritiro con la squadra già al completo, per dare poi al tecnico la possibilità di lavorare meglio".

Programmazione che sarebbe molto utile anche al sistema calcio, che deve tornare a ragionare di insieme, non come leghe singole.

"Sì, in Italia dovremmo cambiare un po' registro, bisogna mettere assolutamente mano al nostro sistema calcio. Per me il problema non è il numero di squadre che compongono le leghe professionistiche, sarebbe semmai più idoneo rivedere quello che prevede la legge Melandri, perché ci sono disparità in merito alla distribuzione dei diritti televisivi o dei proventi da distribuire alle società di calcio. E sì, come ha detto lei, bisogna ragionare da sistema, ma vedo che purtroppo ogni Lega ragiona per portare gli interessi alla propria Lega, per portare solo i risultati alla Lega di appartenenza".

Tornando alla Serie C, sabato ritroverete un vostro ex, mister Longo: affronterete il Crotone. Che gara sarà?

"Parliamo di una delle società più importanti della Lega Pro, che definisco un 'Picerno 2' perché oltre allo staff tecnico che avevamo qui, adesso a Crotone ci sono tanti nostri ex calciatori, e anche questo è un motivo di orgoglio perché vuol dire che abbiamo scelto bene in passato. Affronteremo una squadra che ha fatto dei giusti investimenti, che ha allestito una squadra importante per poter affrontare un campionato complicato, e che, come noi, ama il gioco propositivo, il gioco offensivo: mi aspetto una partita vivace, andremo lì per cercare di portare a casa un risultato positivo e per dare continuità agli ultimi due risultati che abbiamo conseguito sul campo. Veniamo da un turno di tre partite in una settimana, quindi dobbiamo un attimo vedere durante la settimana la condizione fisica dei nostri calciatori, però ci aspetta sicuramente una partita difficile contro un avversario che sicuramente alla fine del campionato occuperà le prime posizioni della classifica del Girone C".