Top & Flop di Avellino-Bari

20.10.2019 18:15 di  Giuseppe Rizzo   vedi letture
Tifosi Avellino
TMW/TuttoC.com
Tifosi Avellino
© foto di Matteo Ferri

Si è conclusa con un pirotecnico 2-2 la sentitissima sfida del “Partenio-Lombardi” tra i padroni di casa dell’Avellino ed il lanciatissimo Bari di mister Vivarini. Inizia bene l'avventura di Ezio Capuano sulla panchina biancoverde: gli irpini riescono a bloccare la lunga serie positiva dei galletti negando loro la quarta vittoria consecutiva. Biancorossi che, rispetto alle previsioni della vigilia, non hanno comandato la partita, rimanendo aggrappati al punteggio grazie a due passaggi a vuoto avuti dalla squadra irpina ad inizio ripresa. Per quanto espresso in campo, dunque, il pareggio appare tutto sommato il risultato più giusto.

L’inizio di primo tempo è tutto appannaggio degli ospiti. Il Bari parte forte e dopo 120’’ secondi sfiora il vantaggio: la mediana irpina si addormenta, con Simeri che ne approfitta servendo Neglia in pronfondità. Il numero 11 biancorosso stoppa la palla e fa partire un diagonale mancino che trova la risposta perfetta di Tonti. L’Avellino balla pericolosamente ma ha la capacità di riequilibrare le fasi di gioco, portandosi in vantaggio all’8’: Zullo lancia lungo e Perrotta, cercando di intervenire, scivola lasciando arrivare la sfera sui piedi di Charpentier. Il numero 9 dei lupi si invola verso la porta e, con un destro sul primo palo non irresistibile, batte il non irreprensibile Frattali. È la rete che sblocca il match e che pone fine all’imbattibilità della porta barese che non subiva reti da ben 324’ minuti. Gli ospiti cercano di reagire immediatamente allo svantaggio ma il giro palla biancorosso risulta sterile e poco pericoloso, i galletti fanno molto fatica ad avvicinarsi alla porta difesa da Tonti facendo scivolare via il match senza particolari sussulti verso il termine della prima frazione di gioco. L’inizio ripresa, però, è tutta un’altra storia con la formazione di Vivarini che trova il pareggio dopo solo 40’’ secondi dal fischio dell’arbitro: Neglia serve Simeri con uno splendido tocco di destro al volo ed il numero 9 barese, trovatosi da solo a tu per tu con Tonti, non lascia possibilità di replica all'estremo difensore irpino freddandolo con un destro rasoterra sul primo palo. E’ 1-1 ma, nonostante il colpo subito, è l’Avellino a portarsi avanti alla ricerca del nuovo sorpasso ma prima Di Paolantonio su calcio di punizione e poi Charpentier con un colpo di testa non riescono a battere un prontissimo Frattali. Il Bari allora ribatte, facendo sua una delle più elementari lezioni calcistiche: gol sbagliato, gol subito. E’ nuovamente Simeri, al 63’, a colpire: sugli sviluppi da calcio di punizione Berra tocca la sfera con il destro indirizzandola sul secondo palo. Li' si fa trovare nuovamente pronto il 26enne biancorosso che, lasciato colpevolmente solo dalla retroguardia biancoverde, riesce ad anticipare tutti battendo per la seconda volta il numero 1 irpino. Lo svantaggio subito porta Capuano ad operare tre cambi, provando il tutto per tutto. L’Avellino dopo venti minuti terribili riesce a ritrovare equilibrio, arrivando all’aggancio della compagine barese al minuto 73: Di Paolantonio batte un calcio di punizione verso l'area di rigore biancorossa. Da posizione decentrata Illanes intercetta la sfera e al volo, di destro, prova a rimetterla al centro. Il suo cross, però, prende una strana traiettoria che muore sotto l'incrocio dei pali battendo nuovamente un incolpevole Frattali. E’ il 2-2 di una partita infinita. La squadra di casa prova addirittura a vincere il match ma nei minuti di recupero Berra si immola sul tiro a colpo sicuro, da posizione molto ravvicinata, di Parisi salvando il risultato.

Con questo punto l'Avellino muove finalmente la classifica portandosi a quota 11 punti. Sono 18, invece, i punti per la squadra di Vivarini che resta a meno tre lunghezze dalla coppia di testa Reggina-Ternana. Ma vediamo adesso i migliori ed i peggiori del match:

TOP

Ezio Capuano (Avellino): i lupi non sono stati vittime sacrificali, tutt’altro. In appena cinque giorni l’ex tecnico del Rieti ribalta la squadra irpina, apparsa completamente trasformata rispetto alla traversa di Pagani. Riesce a fermare una delle corazzate del girone anche e soprattutto azzeccando ogni singolo cambio sia nel primo che nel secondo tempo. Se questi sono i risultati, la strada intrapresa è sicuramente quella giusta. AFFAMATO

Simeri (Bari): fa letteralmente impazzire il terzetto difensivo avversario spaziando da destra a sinistra del terreno di gioco. Buona l’intesa creata con Neglia e ottimi 90’ minuti conditi da una doppietta che, per qualche minuto, fa sognare ai propri tifosi il poker di vittorie consecutive. Non fa assolutamente rimpiangere l'acciaccato Antenucci. INCONTENIBILE

FLOP

Morero (Avellino): male il capitano biancoverde. Non riesce ad arginare la vivacità fisica di Simeri, che lo brucia spesso in velocità. Nell’arco del match perde per ben due volte il numero 9 biancorosso nella propria area: la prima volta Tonti lo salva con una bella uscita, mentre la seconda l'attaccante dei galletti non perdona portando avanti gli ospiti. C'è da lavorare. QUALCOSA NON VA

Kupisz (Bari): 45’ minuti di nulla del numero 18 biancorosso. Non si vede praticamente mai durante la prima frazione, costringendo Vivarini a richiamarlo in panchina. Occasione sprecata. IN BOCCA AL LUPO