Andrea Arrighini ❤ Giulia Cerri

Andrea Arrighini ❤ Giulia Cerri
© foto di TLP
venerdì 4 aprile 2014, 23:00Ho sposato 1 calciatore
di Valeria DEBBIA
fonte In collaborazione con Claudia Marrone
La rubrica di TLP, con le interviste alle compagne dei calciatori in Lega Pro: mogli e fidanzate si raccontano

Andrea Arrighini, attaccante classe 1990 attualmente in forza al Città di Pontedera, squadra che, a suon di goal, sta trascinando dai tempi della Serie D. Grandi progressi nella carriera dell’attaccante granata, dove, con tutta la scaramanzia del caso, si inizia a sentire odore di Serie B: ma chi si aspetta un ragazzo che si è montato la testa si sbaglia. Già a impatto visivo, per la poca importanza che questo ha, si vede un ragazzo semplice, a parlarci si rimane disarmati dall’umiltà che mostra, quasi impossibile da descrivere a parole. Un ragazzo normale, uno che definire “della porta accanto” è riduttivo. E le sensazioni degli addetti ai lavori sono confermate anche dalla bella e simpatica fidanzata Giulia Cerri, che ai lettori di TuttoLegaPro.com racconta la loro storia d’amore.

Giulia, come vi siete conosciuti tu e Andrea?
Io e Andrea ci siamo conosciuti agli inizi del 2012, tramite un’amica in comune che me lo presentò dopo un po’ che mi ero lasciata da un ragazzo ma ero sempre giù di morale. All’inizio non volevo proprio cedere, non avrei mai pensato potesse nascere qualcosa, e invece …”.

Quindi Andrea ha dovuto faticare un po’ per conquistarti?
Assolutamente sì, me la sono tirata alla grande (ridiamo, ndr)”.

Alla fine però ce l’ha fatta: ha già azzardato anche a progetti futuri?
Ogni tanto ne parliamo, io spero di stare tanto tempo con lui, e lo stesso vale anche per Andrea. Però per parlare di futuro aspettiamo ancora un po’: tutto si lega al suo lavoro, vedremo prima cosa succederà, dove andrà a giocare l’anno prossimo”.

Vivete a Pisa, Pontedera è una soluzione ottimale, a due passi da casa. Ma se dovesse spostarsi in giro per l’Italia sarebbe un problema per te seguirlo?
Io studio e lavoro, prima di lasciare tutto dovrei valutare bene le situazioni e crearmi alternative nella città in cui si potrebbe trovare Andrea, ma comunque lo seguirei. Alle storie a distanza ci credo poco, io la persona a cui sto insieme devo viverla, respirarla ogni giorno”. 

Questo potrebbe essere uno degli aspetti del calcio che influenza la coppia. Il lavoro di Andrea ha mai influenzato la vostra relazione?
No, per niente. Anzi, a me piace molto andare a vedere Andrea, non mi pesa per nulla passare le domeniche allo stadio e vederlo felice di sapermi vicina a lui”.

Quindi il calcio ti piace…
Sì, mi piace fin da quando ero piccola. Ho un fratello gemello che da bambina mi obbligava a giocare a calcio con lui…pensa che un pomeriggio, in una specie di sfida in cui volevo dimostrare ad Andrea che so di calcio, ho fatto più palleggi di lui (ridiamo, ndr)".

Nell’eventualità, potresti sostituire Andrea in attacco a Pontedera (ridiamo di nuovo, ndr). O forse la fase offensiva è meglio lasciarla a lui, parecchio avvezzo al goal: te ne hai mai dedicato uno?
Sì, me ne ha dedicati tanti, anche perché ogni volta che segna bacia un tatuaggio che ha sul polso e che abbiamo uguale, lo abbiamo fatto un po’ di tempo fa. Però il goal che più mi è rimasto nella mente è quello che mi ha dedicato la scorsa stagione durante Pontedera-Salernitana: dopo il goal si arrampicò sulle grate con l’intento di farmi il cuore, ma a un tratto non si vide più. Tutti a chiedersi dove fosse, poi lo vedemmo apparire nuovamente sulle grate con una gamba sanguinante: per farmi il cuore aveva perso l’equilibrio ed era caduto, graffiandosi una gamba (non ce ne voglia Andrea, ma ridiamo, ndr)".

Sicuramente uno dei momenti calcistici che anche lui ricorderà. Ma quale è quello più bello?
Credo che le due promozioni ottenute a Pontedera in due stagioni consecutive abbiano segnato per un lui un importante passo nel suo percorso calcistico. Mister Indiani poi è stata la sua fortuna, gli ha dato da subito fiducia e lo ha fatto migliorare molto calcisticamente, ma anche crescere tanto come uomo”.

Parliamo ora di Andrea uomo: ci dici un suo pregio e un suo difetto?
Il grande pregio di Andrea è l’umiltà, penso che si percepisca appena si vede. E la sua umiltà si vede anche da un’altra cosa: ha ancora un cellulare "del 1930" (ridiamo, ndr). A parte gli scherzi, anche se è vero che ha un telefono all’antica, Andrea ha fatto tanti progressi, ne va orgoglioso ma non è mai cambiato di una virgola, è rimasto lo stesso di sempre, ed è proprio questo che mi ha fatto innamorare, con uno che "se la tira" non potrei mai starci. Il suo difetto è invece la testardaggine, alle volte quando si impunta su una cosa non cambia idea…solo con me cede. Poi, tra i difetti, sempre che si possa considerare tale, metterei anche la bontà, perché Andrea è troppo buono, mette sempre davanti gli altri e poi sé stesso”.

Quale è il regalo più bello che ti ha fatto?
L’anello di fidanzamento, che è arrivato quest’anno a febbraio”.

Un’ultima domanda, adesso sei tu a fare un “regalo” a lui: c’è qualcosa in particolare che vuoi dirgli tramite questa intervista?
Voglio solo dirgli che è fantastico, non mi fa mai mancare nulla, e sono davvero tanto orgogliosa di lui. Spero continuerà a far bene, dimostrando le capacità che ha”.

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