Emanuele Berrettoni ❤ Alice Frutti

Emanuele Berrettoni ❤ Alice Frutti
© foto di TLP
venerdì 11 luglio 2014, 23:00Ho sposato 1 calciatore
di Valeria DEBBIA
fonte In collaborazione con Claudia Marrone
La rubrica di TLP, con le interviste alle compagne dei calciatori in Lega Pro: mogli e fidanzate si raccontano

Emanuele Berrettoni, attaccante classe 1981 neo acquisto dell’Ascoli Picchio, con alle spalle un’ottima carriera che gli ha permesso, a suon di goal, di brillare ovunque andasse, anche in categorie maggiori. Un calciatore chiamato a dare nuova linfa a una società nuova, nata dalla ceneri del fallito Ascoli Calcio, che per lui rappresenterà anche la prima esperienza lontano dal Nord Italia. Ad accompagnarlo nel percorso in bianconero la compagna Alice Frutti, che ai lettori di TuttoLegaPro.com racconta la loro storia d’amore.

Alice, come vi siete conosciuti tu ed Emanuele?
Ho conosciuto Emanuele in un locale di Mantova, la mia città, nel 2009 grazie alla mediazione di un'amica un po' pazza. Lui giocava nel Verona e si trovava lì con alcuni compagni di squadra per la prima volta, scambiammo battute e numeri di telefono ma non ci risentimmo prima di un anno. Nel 2010 poi ebbe inizio tutto…”.

Al momento siete fidanzati: parlate già anche di progetti futuri?
Emanuele progetta in continuazione, io vivo più alla giornata. Riguardo però alla famiglia, posso dire che il matrimonio non è la nostra priorità, sicuramente arriveranno prima i figli. Comunque, di fatto, viviamo già come una famiglia a tutti gli effetti”.

Ci dici un pregio e un difetto di Emanuele come uomo?
I suoi miglior pregi come lealtà, onestà e generosità rappresentano di fatto anche i suoi difetti, una persona pulita come lui tende a dare per scontato che anche gli altri si rapportino nella stesso modo, ma talvolta non è così. E lui prende qualche cosiddetta "cantonata"”.

Veniamo invece a una tua peculiarità, per così dire, un aspetto che potrebbe facilitare Emanuele. So che sei "figlia d'arte", tuo padre allena: possiamo affermare che sei appassionata di calcio?
Sì, mio padre Sauro allena ed era un calciatore professionista, anche i miei due fratelli hanno sempre giocato. Sono praticamente nata sui campi sportivi e per me il calcio è consuetudine e passione da sempre. Forse grazie a questo sono un po' avvantaggiata rispetto tante altre compagne di calciatori, io allo stadio non mi annoio, so cos'è un fuorigioco (ride, ndr), seguo con partecipazione il match e sono la prima tifosa di Emanuele”.

Sì, sei decisamente avvantaggiata e, nonostante la mia vena a volte dispettosa, chiedere a te il fuorigioco non sarebbe divertente…
Te l’ho detto, gioco in casa (ridiamo, ndr)". 



Ma quindi, con una vita passata a contatto col calcio, questo sport ha mai influenzato la vostra vita di coppia?
Diciamo che condividiamo tutto l'uno dell'altra, e il suo lavoro ci influenza come può farlo il mio. Ovviamente quando le cose non vanno bene la tensione e la delusione tornano a casa con lui, ma cerchiamo di capire come vivere e affrontare al meglio anche questi periodi più negativi”.

Uno degli aspetti che però può un po' incidere è il girare su e giù per l'Italia: Emanuele, dopo tanti anni in Veneto, è alla prima esperienza in una altra regione. Per te è un problema seguirlo?
Qui a Mantova ho la mia attività lavorativa e soprattutto gran parte dei miei affetti, allontanarmi da loro sarà per me difficile, ma di certo non mi faccio intimorire dai cambiamenti. Intanto con Emanuele ci siamo goduti una meritata vacanza, da adesso in poi capiremo come organizzarci al riguardo. Emanuele è entusiasta e molto motivato rispetto a questa nuova esperienza e questa è la cosa più importante, anche perché si riavvicinerà finalmente a casa dopo tanto tempo trascorso al Nord, ed è anche giusto così”.

Veniamo invece a un lato bello. Quanti goal ti ha dedicato?
In particolare quest'anno parecchi".

Quale è stato il momento calcisticamente più bello per il tuo compagno?
Di sicuro i campionati vinti rispettivamente con Verona e Bassano gli hanno dato soddisfazioni immense e gli hanno permesso di raccogliere il frutto di passione, serietà ed entusiasmo. Anche il gol segnato al "suo" Olimpico in Coppa Italia contro la Lazio credo lo ricorderà sempre come uno dei più belli”.

Quale è invece il regalo più bello che ti ha fatto?
E' generoso anche in questo: il regalo più importante è indubbiamente la pazienza, al mio fianco ne serve parecchia. Essendo invece più concreti e meno sdolcinati, lui conosce la mia passione per la musica e i viaggi, quindi ogni tanto mi sorprende portandomi a qualche concerto o gita fuori porta”.

Un'ultima domanda: c'è qualcosa in particolare che vuoi dire a Emanuele attraverso questa intervista?
In questo momento in particolare, appena terminata una gloriosa stagione, mi sento solo di raccomandargli di tenersi stretto tutto il buono che ha ricevuto a Bassano da compagni, mister, staff, tifosi, prestazioni e, una volta chiarite tutte le questioni in sospeso, di lasciarsi scivolare via quelle negatività portate da ingenerosa mancanza di riconoscenza e banali escamotage che purtroppo spesso hanno luogo in certi ambienti calcistici e non solo. Le persone che hanno conosciuto e apprezzato Emanuele come giocatore e uomo di certo non si fanno confondere da chi tenta di gettare un po' di fumo negli occhi. Stai tranquillo e prosegui fiero e sereno la tua strada”.

© foto di TLP
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