Luca Cattaneo ❤ Alice Saltini

La rubrica di TC, con le interviste alle compagne dei calciatori in Lega Pro: mogli, compagne e fidanzate si raccontano
08.09.2018 00:00 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
Luca Cattaneo ❤ Alice Saltini
© foto di TuttoC.com

Luca Cattaneo, trequartista classe '89 recente acquisto del Novara, con il quale attende l'esito della sentenza del CONI relativa al blocco dei ripescaggi e ai criteri per il loro eventuale svolgimento, prevista ormai per il 9-10 settembre. A supportarlo nei momenti di tensione, sia essa positiva o negativa, non c'è solo la squadra, ma anche la moglie Alice Saltini, che ai lettori di TuttoC.com racconta la loro storia d’amore.

Alice, ritorno alle origini: come-dove-quando vi siete conosciuti tu e Luca!
“Io e mio marito ci siamo conosciuti per caso, a Genova. Lui in quegli anni giocava nel Savona, ed è capitato che avessimo amici in comune mentre io dovevo ancora finire l’università, ma da quel momento ho iniziato a fare avanti e indietro da Genova a Savona, la spola in treno, per stargli vicino”.

Parola magica, “marito”: come è nata l'idea del matrimonio?
“Non abbiamo mai fatto fatica a immaginarci sposati, è sempre stato un desiderio condiviso. Forse perché siamo molto fortunati, entrambi siamo cresciuti in famiglie in cui l’amore non è mai mancato e i nostri genitori sono sposati da moltissimi anni...anzi, approfitto per fare gli auguri ai miei genitori, che proprio il 9 settembre festeggeranno 40 anni di matrimonio! Luca mi ha chiesto di sposarlo in Islanda, ai piedi di una bellissima cascata, Skogafoss: è stato di gran lunga uno dei momenti più intensi ed emozionanti della mia vita”.

Indubbiamente romantico. Mi fai un assist perfetto per chiederti i suoi pregi e i suoi difetti...
“Tra i pregi di Luca ci sono sicuramente la determinazione, la dedizione, la bontà e la simpatia...ce ne sarebbero altri,ma non voglio fargli montare troppo la testa! (ridiamo, ndr) Quindi guardiamo i difetti...è tremendamente testardo e non aiuta mai in casa! Direi che anche solo questi due possono bastare...”.

Luca ci costringe così a un bel “flop”, solidarietà femminile, per sua sfortuna l'intervista la fa una donna!
“Diciamo che comunque si fa perdonare...”.

Beh dai, la proposta di matrimonio effettivamente è stata notevole.
“Assolutamente si! Devo dire che mi ha sempre tantissimi regali e sorprese, ma quel viaggio in Islanda e tutto quello che ne è seguito sono indelebili”.

Poi magari si farà perdonare diventando molto collaborativo quando avrete un figlio...
“Questo è il desiderio più grande che abbiamo, in assoluto! Speriamo di realizzarlo presto”.

Di gol invece te ne ha dedicati?
“Più che altro ricordo il più bello che mi ha dedicato, a Pordenone, di cui conservo il video”.



Ma a te il calcio piace?
“Sicuramente ho imparato ad apprezzarlo, ho imparato a vedere e a capire tutto ciò che sta dietro realmente ogni singola partita. Il grande sacrificio, la dedizione, e a non vedere tutto ciò solo con gli occhi di chi dice “inseguono un pallone”. Poi mi piace da morire guardare Luca giocare. Mi trasmette tutta la sua carica di adrenalina”.

Quindi alla fine hai assimilato bene il tutto, il calcio non ha influenzato la vostra vita.
“Direi non più di quanto avrebbe influito qualsiasi altro lavoro. Siamo entrambe due persone molto semplici, nonostante torni a casa spesso molto stanco dagli allenamenti o partite, ci basta stare insieme e rilassarci, anche guardandoci semplicemente un film insieme”.

Ti ha però portato spesso in giro per l'Italia il lavoro di Luca, non è sempre un Genova-Savona. E' stato un problema per te questo?
“Ho sempre seguito Luca, fin dai primi istanti. e non mi è mai pesato farlo: quando si ama qualcuno incondizionatamente, quasi non ci si accorge del peso dei tanti sacrifici che si fanno. E ci si abitua, ai tanti traslochi, ai cambi di città troppo veloci. Sicuramente la mia professione di fotografa è sempre stata nostra complice, sono fotografa matrimonialista; non è mai stata di impedimento, anzi, mi ha sempre permesso di seguirlo ovunque. Tra Luca e il mio lavoro è davvero difficile stare ferma!”.

Fotografa, che bello! Ti ha mai capitato di immortalare Luca in fuorigioco?
“Mi stai forse chiedendo se conosco la regola del fuorigioco???”.

Esatto! A te la parola!
“Immagina di trovarti dentro un negozio di abbigliamento, mentre tuo marito ti sta aspettando fuori...strano eh, sti mariti! (ridiamo, ndr) Comunque: immagina di lanciargli una maglietta con il tag di sicurezza ancora attaccato. L’allarme del negozio, le due colonnine poste all’entrata, suonano: ecco, queste sarebbero i difensori. Io sarei il centrocampista e mio marito fuori l’attaccante. Se mio marito fosse stato invece dentro il negozio, prima delle due colonnine di allarme e gli avessi lanciato la t-shirt, l’allarme non sarebbe suonato e quindi non ci sarebbe stato il fuori gioco. Non sono sicura che sia meno complicato così...” (ridiamo a crepapelle, ndr).

Ci siamo!
“Su questa ero stranamente preparata, ovviamente in un modo del tutto femminile!”.

Ma quale credi sia stato il momento più bello della carriera di Luca?
“I due anni trascorsi a Pordenone: sono stati davvero stupendi e importanti per noi. Luca aveva trovato una grandissima serenità mentale ed era circondato da tante persone che gli volevano bene, ma davvero. Sembra scontato, ma è una situazione rara invece per un calciatore e questo ha fatto la differenza”.

C'è in qualcosa in particolare che vuoi dire a tuo marito attraverso questa intervista?
“Una cosa semplice. Che sono orgogliosa di lui”.

© foto di TuttoC.com
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