Al nuovo allenatore del Vicenza l'arduo compito di rimettere insieme i cocci

A Trento per il Vicenza è arrivata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. A dirla tutta un vaso già pieno oltre misura e in bilico sull'orlo di un precipizio. Con varie crepe a rendere ancor più pericolante la situazione.
Ma cosa è accaduto e cosa sta accadendo ai Berici? Risposta breve: un'annata storta. Il quadro attuale vede la squadra biancorossa all'8° posto con 26 punti, uno meno di Virtus Verona e Giana Erminio, uno più di Albinoleffe e Trento, squadre rispettabilissime e che stanno facendo un gran torneo, ma non certo con il budget messo sul tavolo dalla famiglia Rosso alla vigilia del torneo.
Un progetto partito da un tecnico che poche settimane prime aveva conquistato la Serie B con la Reggiana: Aimo Diana. Una rosa di grandissimo livello, anche con un paio di giocatori arrivati proprio da quella Reggiana, come Laezza e Rossi, insieme ad altri ingaggi che hanno, di diritto, fatto inserire il Vicenza nelle protagoniste del torneo. Sulla carta.
E l'inizio è stato sostanzialmente in linea con le aspettative: 4 vittorie e due pareggi nelle prime 6 partite. Poi qualcosa si è rotto. Cosa, dall'esterno, è difficile dirlo. Risultati altalenanti, prestazioni tutt'altro che convincenti. Un ambiente in subbuglio e, infine, l'eliminazione dalla Coppa Italia Serie C - che il Vicenza aveva vinto nella scorsa stagione - ai calci di rigore contro il Rimini e il 4-1 incassato a Trento.
Via l'amministratore delegato Sagramola, che si è dimesso immediatamente, quindi l'esonero di Diana.
Meglio tardi che mai, avrà sicuramente detto qualche tifosi. Ma la ricerca di una svolta ha una data di scadenza? Una deadline oltre la quale qualsiasi tentativo può risultare superfluo? Perché sì, mancano ancora 20 partite alla fine, ma 18 punti dalla vetta sono tanti. E basterà cambiare l'allenatore? Certo, il prossimo tecnico dovrà impegnarsi per tenere insieme i cocci del vaso. E possibilmente saldarli almeno fino al termine del torneo.
E, proprio perché siamo ancora a 20 giornate dalla fine del torneo, più playoff, a questo punto realisticamente obiettivo minimo del club, si può parlare di stagione fallimentare? Troppo presto, suggeriamo di dire all'ambiente Vicenza.
Il Kintsugi, antica arte giapponese, consiste nel riparare il vasellame andato in pezzi con dell'oro liquido. E il risultato è più prezioso e molte volte più bello dell'originale. Non è quindi una prospettiva così malvagia.
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